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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Neurobiology of “Umwelt”

Inserisco un brano dall'introduzione del testo di A. Berthoz e Y. Christen (edts) - Neurobiology of “Umwelt”. How Living Beings Perceive the World - Springer 2009. At the beginning of the 20th century, German biologist Jakob von Uexkull created the concept of Umwelt to denote the environment as experienced by a subject. This concept of environment differs from the idea of passive surroundings and is defined not just by physical surroundings, but rather is a “subjective universe”, a space weighted with meaning. Based on this perspective, a living organism, no matter how basic (such as the tick studied by von Uexkull), creates its own universe when it interacts with the world and as this same time the organism reshapes it. Today, neuroscience provides a new way to look at the brain’s capability to create a representation of the world. At the same time, behavioral specialists are demonstrating that animals have a richer mental universe than previously known. Philosophical reflection thu

Semplessità

[ indice ] Semplessità di A. Berthoz, libro affascinante e pieno di suggerimenti che permettono di connettere molte delle intuizioni in vari settori.  Alcuni passaggi chiave. "Dal mio punto di vista la semplessità consiste in questo insieme di soluzioni trovate dagli organismi viventi affinché, nonostante la complessità dei processi naturali, il cervello posa preparare l'atto e anticiparne le conseguenze" (XI) e ancora: "Senza dubbio ogni qual volta che il nostro cervello anticipa un'azione compare uno stato differente. E come la percezione è sempre simulazione di un'azione nel mondo, la percezione cosciente è sempre un'anticipazione di un qualche evento che si produrrà nel mondo, a prescindere dal fatto che l'evento sia prodotto dal soggetto percepente oppure no. La coscienza non è la coscienza di quello che facciamo, visto che abbiamo coscienza dopo aver anticipato. Io dico che siamo coscienti di qualcosa che anticipiamo" (173). Ma quali sono l