Situated learning
Ritorna alla pagina di: Il corpo e la macchina L’attenzione al contesto nell’apprendimento non è una novità. Già nel classico paper di Braun, Collings e Duguit (1989) sul situated learning e nei lavori di Lave e Wenger il contesto e l’attività avevano un ruolo centrale: “Knowledge is situated, being in part a product of the activity, context, and culture in which it is developed and used” (Braun et al., 1989, 32). In alternativa alle pratiche convenzionali propongono il cognitive apprenticeship (Collins et al., 1987) dove le pratiche situate sono finalizzate ad acquisire i processi cognitivi e metacognitivi, che “precedentemente erano inclusi nel sapere esperto con processi taciti” (ivi, 4). Nel lavoro di Braun et al. (1989) si afferma che l’interpretazione è supportata “dalla situazione e dal dizionario”. Nei processi classici “si presume che le definizioni del dizionario siano autosufficienti” mentre “i puntelli extralinguistici, che strutturano, vincolano e in definitiva consentono