Ha ancora a senso di separare valutazione formativa e sommativa?
Avanzo un'ipotesi tutta da valutare. Uno dei punti fermi della valutazione è il suo valore formativo. Spesso ciò è stato connesso a due forme differentemente collocate nel tempo dell'azione didattica: valutazione in itinere o formativa e valutazione finale o sommativa. L'ipotesi che vorrei avanzare è la necessità di superare questa divisione e che per le necessità attuali dell'educazione sia opportuno attivare modelli di valutazione nei quali le due finalità si sovrappongono temporalmente. Due premesse. L'educazione attuale è finalizzata alla costruzione di significato più che alla conoscenza come corpo dato da acquisire. La costruzione di significato tiene conto del concetto in formato corporeo in cui gli elementi emotivi, esperienzali, informali, linguistici costituiscono il concetto modale. La produzione di significato, inoltre, ha un aspetto anche situato e questo rende difficile essere valutata con strumenti basati sul confronto tra risultati previsti e risulta