Enrico Grazzini - L'economia della conoscenza oltre il capitalismo

Idea base: con Internet e il web 2.0 si sta attivando "un'epoca post industriale che è destinata ad essere governata dall'economia della consocenza" (IX)
In questa economia i knowledge workers hanno un ruolo centrale e se si costituiscono come classe, possono divenire la classe rivolzuionaria del futuro. Ma con "tempi lunghi".
"Il laboratorio di ricerca entra a far parte integrante del processo produttivo; la tecnologia cessa di essere il limite del possibile per trasformarsi nel suo costante superamento. Il design diventa progettazione e racconto, i media diventano distribuzione e coversazione, gli autori diventano generatori di valore e motivi di connessione tra le persone" (X).
"Il nuovo modo di produzione cooperativo delle consocenze, decentrato, flessibile, basato su Internet, ma sopratutto sulla fiducia e sullo scambio, è diventato il modo più efficace per produrre beni innovativi ad alto valore aggiunto"(XV).
Se i lavoratori della consocenza progettavano macchine che altri avrebbero costruito, oggi essi sono sia i progettisti, sia i relaizzatori.
Il capitalismo oggi a causa delle sue leggi che tendono a semplificare non è in grado di fornire soluzione alla complessità.
Gli oggetti divntano intelligenti. "Intelligenza diffusa" (15)
Diversità tra informazione e consocenza (18). "Trasmettere, produrre e consumeare consocenze è più complesso e costoso che non produrre, trasmettere e consumare semplici informazioni"(19)
Potrebbe essere la sfida oltre il web 2.0.
Ruolo degli utenti e dell'uso. (24)
Logica del win-win o della collaborazione, modello della ricerca in rete. "Le tecnologie sono sempre più complementari, complesse e soratutto incerte" (39).
Per Dom Tapscott Internet è diventata il più potente mezzo per fare ricerca grazie alla collaborazione di massa (40).
Ruolo delle università (44)
Ad una diffusione della consocenza fa riscontro un'industria della conscenza estremamente concentrata (Goggle, telecomunicazione, Microsoft, IBM, ecc.). "Il paradosso è che la cultura si diffonde, mentre la consocenza veramnete utile, quelal che genera vantaggi competitivi sul piano economico e del potere, tende a concentrarsi sempre di più" (69).
"Ricerca e istruzione sono quindi attività in cui l'intevento pubblico è determinante e rappresentano casi conclamati di fallimento di mercato" (107).
La scienza ha principi e regole pratiche di funzionamento diverse da quelle del capitalismo e le due culture si incontrano, si scontrano e si contaminano reciprocameente (110).
I knowledge workers come classe (capitolo 3)
"Ogni epoca è caratterizzata da una produzione e da una tecnologia dominante". "Nella nostra epoca la produzione dominante sia quelal della consocenza e la tecnologia dominante sia Internet" (171)
Prosumer come superamento del fruitore del testo, post-gutemberghiano (179)
Web 2.0; riprende Tom O'Reilly (184). Blog e aggregazione (188)
Copyleft (202)
Auto-organizzazione per la gestione della complessità. (205)
"Il gioco di produrre software: un piacere emotivo e quasi ludico, il piacere dello sforzo cognitivo. (205)
"Internet costituisce ormai la piattaforma tecnologica fondamentale per lo sviluppo di tutta l'economia e per l'insieme della produzione scientifica e tecnologica" (211)
Limiti del capitalismo e prospettive per la società della conoscenza. Non rivoluzione, ma tempi lunghi.
Crisi della democrazia (236)
"E' entrato in crisi il modello politico liberale fondato sulla rappresentatività egualitaria, sulla netta divisione tra potere politico e potere economico, sulla separazione dei poteri, sulla partecipazione dei cittadini attraverso i partiti e le associazioni" (239)
Teorie critiche:
1) wikinomics (Don Tapscott)
2) la ricchezza della rete (Yochai Benkler)
3) capitalismo 3.0 (Peter barners)
Criticati perchè la loro critica sorregge e non supera il capitalismo.
Ruolo dei knowledge workers come classe.

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