Reificare i concetti
Se per i cognitivisti il focus è descrivre i processi mentali e le strutture cognitive con cui si risolvono tipologie di situazioni problematiche, il tentativo è quello di arrivare alla descrizione della scatola nera.
Quello che sta avvenendo ora - mi riferisco alla virtualità, alla elicitazione di modelli secondo Lesh e Doerr, all'embodiment - sembra proporre un approccio semiotico all'apprendimento e alla consocenza.
I processi sono reificati in oggetti "fisici", in artefatti concettuali, che non solo supportano, ma sono un dare corpo al processo. La virtualità sembra permettere un corpo ai concetti perché permette un'azione con essi, favorendo la manipolazione e il gioco: si pensi alle mappe e ai vari strumenti in cui il concetto viene visualizzato, preso e modificato.
Riprendere il concetto di modello.
Quello che sta avvenendo ora - mi riferisco alla virtualità, alla elicitazione di modelli secondo Lesh e Doerr, all'embodiment - sembra proporre un approccio semiotico all'apprendimento e alla consocenza.
I processi sono reificati in oggetti "fisici", in artefatti concettuali, che non solo supportano, ma sono un dare corpo al processo. La virtualità sembra permettere un corpo ai concetti perché permette un'azione con essi, favorendo la manipolazione e il gioco: si pensi alle mappe e ai vari strumenti in cui il concetto viene visualizzato, preso e modificato.
Riprendere il concetto di modello.
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