Incorporato/Embodiment
Il tema riveste oggi molto interesse e si presta a varie letture.
Centrale soprattutto per chi si interessa di insegnamento e apprendimento.
Sto riflettendo da tempo sul tema per dare risposta ad un'affermazione abbastanza comune oggi: il corpo conosce. Il significato mi appare ancora sfuggente e sto cercando di approfondire.
Provo a descrivere un possibile percorso di studio e per ogni punto inserirò delle pagine.
Sono interessato a tutti i commenti e i suggerimenti di chiunque fosse interessato alla questione.
1b. Varela e l'enattivismo
1c. Luisa Damiano, Unità in dialogo. Un nuovo stile per la conoscenza.
1d. The embodied mind: Cognitive science and human experience. Varela F.J., Thompson E., Rosch, E. (1991), . Cambridge: MIT Press. This is the basic book for Enactivism. Moving from Merleau Ponty’s phenomenology, the authors argue that the new science of mind must reconsider the role of the body in experience and cognition: our bodies must be seen both as physical structures and as lived-experiential structures, outer and inner, biological and phenomenological.
1e. Supersizing the Mind: Embodiment, Action, and Cognitive Extension (Philosophy of Mind)
Andy Clark
Morelli U. Conflitto. Identità, interessi, culture, Meltemi, Roma, 2006.
Centrale soprattutto per chi si interessa di insegnamento e apprendimento.
Sto riflettendo da tempo sul tema per dare risposta ad un'affermazione abbastanza comune oggi: il corpo conosce. Il significato mi appare ancora sfuggente e sto cercando di approfondire.
Provo a descrivere un possibile percorso di studio e per ogni punto inserirò delle pagine.
Sono interessato a tutti i commenti e i suggerimenti di chiunque fosse interessato alla questione.
1. Mente, corpo mondo
1a. Merleau-Ponty. Il punto di partenza sono le ricerche di Merleau-Ponty. In particolare l'ambiguità del corpo, il suo ruolo nella conoscenza.1b. Varela e l'enattivismo
1c. Luisa Damiano, Unità in dialogo. Un nuovo stile per la conoscenza.
1d. The embodied mind: Cognitive science and human experience. Varela F.J., Thompson E., Rosch, E. (1991), . Cambridge: MIT Press. This is the basic book for Enactivism. Moving from Merleau Ponty’s phenomenology, the authors argue that the new science of mind must reconsider the role of the body in experience and cognition: our bodies must be seen both as physical structures and as lived-experiential structures, outer and inner, biological and phenomenological.
1e. Supersizing the Mind: Embodiment, Action, and Cognitive Extension (Philosophy of Mind)
Andy Clark
2. L'azione e la conoscenza incorporata
3. Il sé e l'altro
4. Dare corpo alla conoscenza
Ruolo degli artefatti cognitivi.5. Le emozioni e la conoscenza
Morelli U., Weber C., Affetti e cognizione: nell'apprendimento e nella formazione, Guerini, Milano, 2005Morelli U. Conflitto. Identità, interessi, culture, Meltemi, Roma, 2006.
Egregio Professore, le vorrei chiedere un parere in merito alle connessioni/contrapposizioni fra la teoria dell'Embodiment e l'Enattivismo. Rtiene siano contrastanti? Quali sono secondo lei gli elementi comunicanti fra le due teorie? Sono interessata all'argomento che vorrei sviluppare almeno parzialmente all'interno della mia tesi e sino ad ora mi sono concentrata sul rapporto corpo mente, mentre ora sto tentando di raccogliere materiale sulla teoria dell'Embodiment. Avevo invece trascurato totalmente l'enattivismo, che a quanto pare non posso ignorare se voglio approfondire l'importanza del corpo per i processi di insegnamento e apprendimento.
RispondiEliminaLe chiedo qualche delucidazione in proposito.
Grazie tante
Emanuela
vedo solo ora. E mi scuso. Non credo siano in contraddizione. Anzi. Li vedo fortemente connessi. Anche se si dovrebbe bene specificare il senso che assegniamo ai diversi termini. Cosa intendiamo per Embodiment? A quale teoria sull'Embodiment ci riferiamo? Una differenza potrebbe nascere se il centro è una incorporazione della conoscenza contro una visione del corpo che apprende come tale, un corpo che operando nell'azione come corpo vivente (Merleua-Ponty) connette fare e conoscere come processi non delegati ad apparati specifici.
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