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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Il dispositivo

[ progettazione come azione ] Ritorna alla pagine indice di "IL CORPO E LA MACCHINA" 1) Il dispositivo P. Magnoler 2009 in P.G. Rossi Tecnologie e costruzione di mondi Armando LINK 2) Il dispossitivo P. G. Rossi 2011 in P.G Rossi Didattica enattiva Franco Angeli LINK  3) Il dispostivo P. G. Rossi 2019 in P.C. Rivoltella, P.G. Rossi Il corpo e la macchina Morcelliana  LINK

L'uomo e il robot

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Ritorna alla pagine indice di "IL CORPO E LA MACCHINA" Roberto Bolle danza con un robot, l’incontro col braccio meccanico è incredibilmente umano. Tanti discorsi, tanti libri e troppi convegni per parlare del rapporto, difficile ma affascinante, fra noi umani e i robot, e poi arriva Roberto Bolle e tutto diventa improvvisamente chiarissimo. I tre minuti andati sono destinati a diventare materia per i corsi universitari, quelli che dovrebbero spiegarci a cosa servono le macchine e a cosa serviamo noi se le macchine ormai fanno tutto o quasi. Sulle note de La Cura di Franco Battiato, il grande ballerino sperimenta un passo a due con un braccio robotico di oltre una tonnellata (mille e duecentoventi chili per la precisione). Un colosso in grado di demolire un muro con un colpo solo altro che danza (AGI - Stazione futuro) Le prove segretissime per il nuovo programma. Da sempre convinto che la sua arte millenaria possa e debba dialogare con il presente anche attraverso la mod

Immersione e distanziamento

Ritorna alla pagina di: Il corpo e la macchina Gli artefatti digitali nell'immersione e nel distanziamento Nell’immersione gli artefatti digitali sono spazi di azione che a loro volta producono artefatti. Molto spesso è utile differenziare gli artefatti "spazi df'azione" dagli artefatti "prodotto". Anche se - come detto nel testo - rispetto a tecnologie non digitale nel digitale l'artefatto prodotto mantiene un cordone ambelicale con l'artefatto produttore (non riesco a vedere una foto digitale senza un artefatto produttore, che poi mi garantisce anche la possobilità di trasformazione, da cui l' eterno beta .). Si pensi all’uso di uno smartphone durante un’uscita o in un’attività in classe. È possibile fotografare, registrare narrazioni, raccogliere e fissare informazioni relative al contesto  [1]. Si ottengono frammenti che possono essere ripresi nelle sessioni di lavoro successive, in aula, anche attivando percorsi di AR. I frammenti possono es

Introduzione di Il corpo e la macchina

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Ritorna alla pagina di: Il corpo e la macchina Il corpo e la macchina Pier Cesare Rivoltella - Pier Giuseppe Rossi La morcelliana  - Brescia. Collana: Gli orsi blu Marzo 2019 Introduzione Questo libro nasce dall’amicizia degli autori e da una lunga collaborazione che ha come tema il rapporto tra la tecnologia e l’educazione e si pone l’obiettivo di discutere, in maniera netta e volutamente un po’ provocatoria, come questo rapporto si possa declinare oggi nei contesti formativi, dalla ricerca alla scuola. La posizione che si è scelto di assumere è quella dell’approccio socio-culturale (Fishman, Dede, 2016) che considera la tecnologia come qualcosa di antropologicamente costitutivo (Durand, Poizat, 2017a). Tale approccio comporta di riconoscere almeno tre tesi alla base della comprensione di cosa la tecnologia sia e di come agisca in relazione agli individui e ai gruppi. Anzitutto, le tecnologie sono interne al sistema uomo-macchina-ambiente. Parlare di tecnologie significa parlare dei p

Sommario di Il corpo e la macchina

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Ritorna alla pagina di: Il corpo e la macchina Il corpo e la macchina Pier Cesare Rivoltella - Pier Giuseppe Rossi La morcelliana  - Brescia. Collana: Gli orsi blu Marzo 2019 Un possibile trailer Quarta di copertina Il paesaggio culturale attuale, segnato dal protagonismo della tecnologia e dal trionfo dei dati, necessita che se ne comprendano i significati e si prospettino le conseguenze sull'agire didattico. A due livelli. Nel primo, quello della multidisciplinarità, sono attraversati i problemi-chiave posti dall'innovazione tecnologica: epistemologico (la conoscenza), semiotico (i linguaggi), antropologico (i comportamenti e i valori), ergonomico (le forme), pedagogico (l'educazione), didattico (la mediazione), metodologico (la ricerca). Il secondo livello individua alcuni concetti-chiave trasversali ai diversi ambiti: l'aggregatore e il frammento; il sistema corpo-mente-cervello; la realtà, i dati e lo schermo; il frattale. Il risultato è una mappa. Una sorta di pia