Le variazioni del sistema e delle sue parti

Piaget equilibrazione pag. 60

La parte e il tutto: la stabilità

Attivando una somma si nota che una piccola differenza degli addendi può modificare e in modo marginale il risultato finale se la differenza è equilibrata

L'essenziale di questa equazione è dunque la conservazione della totalità in quanto tale, che, invece di essere modificata dagli elementi assimilati, nel corso dell' assimilazione conserva la sua struttura. È significativo infatti che in tutti i campi vitali e cognitivi la forma totale sembri più stabile delle sue componenti. Dunque non solo un organismo mantiene la sua forma malgrado un metabolismo continuo, ma inoltre Weiss ha notato che in una cellula il comportamento di insieme “è da un istante all'altro infinitamente meno variabile che le attività momentanei dei suoi elementi”. In un sistema cognitivo qualunque le leggi di totalità prevalgono sulle proprietà mutevoli delle componenti e Pressburger, citato da Tarski, ha potuto anche dimostrare l'esistenza di sistemi completi e interamente determinabili, mentre i loro sotto sistemi lasciano una parte all’indeterminabile. Ricordiamo anche che in matematica “una teoria più generale che contiene delle teorie meno generali spiega più di queste ultime virgola che lei si prenda isolatamente o congiunte tra di loro”.

Non c'è dunque nessun circolo nell’ammettere che la totalità di un sistema svolge il ruolo di regolatore nei confronti delle regolazioni parziali perché impone loro una norma estremamente costruttiva : sottomettersi alla conservazione del tutto , dunque alla chiusura del ciclo delle interazioni, o essere coinvolte in una dislocazione generale paragonabile alla morte di un organismo. 


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