problemi nel progettare
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Che problemi gli studenti e le studentesse del terzo anno del corso di laurea in Scienze della formazione primaria hanno incontrato nel costruire la progettazione di una sessione di lavoro?
La consegna era "Realizza una sessione per una classe della scuola dell'infanzia o della primaria. La sessioen deve durare circa 2 ore. Scegliete voi la classe e la disciplina, così come il conflitto su cui lavorare. Predisponete il box e la struttura narrativa della sessione. Inoltre una rubrica con cui valutare uno dei processi che ritenete verranno ativati nel percorso".
Alla fine del lavoro gli studenti hanno compilato un form in cui hanno inserito i documenti richiesti e hanni rsiposto ad alcune domande tra cui: "Che problemi hai incontrato nella redazione del progetto?"
Di seguito le risposte alla domanda.
|
difficoltà nel predisporre il progetto |
2 |
Nel predisporre il progetto la maggiore difficoltà che ho
trovato è stata quella di non avere un riscontro, anche solo pensando a
simulazioni dell'azione didattica, con una classe concreta, questo mi ha
portato ad essere più insicura sull'efficacia delle attività pensate. |
3 |
Più che altro, ho riscontrato difficoltà a realizzare un
progetto senza confrontarmi con la realtà scolastica. Penso infatti che
realizzarlo e attuarlo in contemporanea in una classe attraverso il tirocinio
sarebbe stato molto più interessante e anche funzionale a calibrare certi
aspetti. |
4 |
La difficoltà maggiore che ho incontrato è stata nel
predisporre la rubrica, per il resto il lavoro, una volta scelto il tema
della lezione, è stato piuttosto scorrevole; anche predisporre il test non è
stato complicato. |
5 |
La difficoltà incontrata è stata quella di compilare il
box interno ed esterno e quindi di alternare fasi di immersione e
distanziamento durante la progettazione. Seppur ritengo sia stata la fase più
complessa, allo stesso tempo credo sia stata la più utile. In diverse
occasioni mi sono resa conto, infatti, che ciò che sembrava andar bene nella
fase di immersione, quindi nel box interno, risultava non coerente nel box
esterno. |
6 |
La difficoltà maggiore incontrata nella stesura del
progetto è stata quella di stabilire i tempi previsti per ogni fase della
sessione di lavoro. Ciò è scaturito sicuramente dalla poca esperienza con il
tirocinio diretto. |
7 |
Ho incontrato qualche difficoltà nel predisporre la
rubrica e nella parte del box relativa al sapere sapiente, conflitto
cognitivo e struttura del concetto |
8 |
È stato complicato svolgere l'analisi della complessità,
ordinare i pensieri e scegliere quali presentare. |
9 |
Più che difficile, direi che la predisposizione del
progetto è stata complessa, soprattutto a causa della vastità dei temi
trattati. E' stato difficile, sicuramente, operare delle scelte, tralasciando
aspetti importanti che potrebbero, però, essere affrontati in altre sessioni
di lavoro. |
10 |
La difficoltà
maggiore che ho incontrato è stata nel predisporre la rubrica, per il resto
il lavoro, una volta scelto il tema della lezione, è stato piuttosto
scorrevole; anche predisporre il test non è stato complicato. |
11 |
Devo dire di non aver riscontrato particolari difficoltà.
La difficoltà maggiore l'ho riscontrata nel momento in cui mi sono resa conto
di aver avuto un'idea sbagliata concettualmente riguardo un'attività da
inserire come architettura delle varianti. E' stata una difficoltà più legata
al tema da me scelto che altro. |
12 |
- realizzazione di attività con l'architettura delle
varianti |
13 |
L'unica difficoltà che ho avuto è stato un dubbio iniziale
per quanto riguarda il conflitto cognitivo: temevo che vista la grandezza del
progetto non fosse adatto alle consegne proposte, invece contestualizzando
meglio l'attività ho trovato il giusto modo per inserirla. |
14 |
Ho incontrato delle difficoltà nella gestione dei tempi.
Non avendo ancora avuto modo di insegnare ed avendo svolto poche ore di tirocinio
diretto (il più delle quali negli organi collegiali), la difficoltà maggiore
è stata proprio immaginare di quantificare in termini di tempo le attività. |
15 |
Devo dire che realizzare questo progetto non è stato
semplice. Ho fatto moltissime modifiche e durante la stesura mi sono posta
molte domande che spesso mi hanno portata a cambiare ciò che avevo scritto in
precedenza. Mi sono chiesta se la lezione progettata potesse risultare
difficile per gli allievi a cui l'ho indirizzata, se i tempi pensati sono
troppo brevi, se la lezione riesce davvero a raggiungere gli obiettivi
prefissati... le domande poste sono molte e purtroppo, per il momento, non
potranno avere una risposta certa. |
16 |
Non ho trovato grandi difficoltà nella stesura del
progetto. Ho fatto fatica a dover pensare inventando un contesto: posso
affermare che la difficoltà maggiore è stata relativa all'impossibilità di
avere una situazione reale, concreta a cui fare riferimento che avrei potuto
avere in una situazione differente. |
7 |
Immaginazione e previsione delle difficoltà che
un'insegnante può incontrare durante una sessione di lavoro. |
8 |
Ho trovato difficoltà ad affrontare una progettazione in
maniera individuale, forse perché fino ad ora ho sempre operato in coppia o
in gruppo, beneficiando dei contributi delle mie colleghe, della discussione
e9 del confronto. Immaginare un contesto inoltre non è semplice, ma ho
cercato di calarmi quanto più possibile nella situazione. |
9 |
La prima difficoltà che ho incontrato è stata sicuramente
la scelta del tema, che ho poi risolto, con mia immensa sorpresa, attraverso
un progetto che comprendesse la Matematica. Nel diario di bordo svolto per la
prof. essa Telloni ho infatti precisato come il suo corso abbia contribuito a
cambiare il mio sguardo nei confronti di una disciplina che mi ha sempre
fatto "paura", è stato poi una sfida lavorarci proprio per questo,
ma ho cercato di affrontarla con impegno e passione. Per la prima volta mi
sono addentrata in un mondo che spesso ho rifiutato di approfondire, scoprendo
che la Matematica è tante, tantissime cose e quasi tutte belle! Le difficoltà
ci sono state ma lavorare a questo progetto è stato a volte come sedersi al
banco insieme agli alunni e dirsi con la penna in una mano e l'altra un po'
tremante "ok ce la posso fare anch'io!", proprio perché in fondo il
tema mi stava a cuore per la serie di conflitti, insicurezze ed ansie che ho
sempre avuto nei confronti della Matematica. Perciò un po' sono cresciuta
insieme a questo progetto, aldilà degli errori sicuramente presenti sono
soddisfatta ed orgogliosa del tempo che gli ho dedicato che è stato un tempo
lungo, spesso sofferto, ma sicuramente di crescita e di riflessione. |
20 |
le difficoltà riscontrare nel predisporre il progetto sono
state relative alla ricerca iniziale di un conflitto cognitivo coerente su
cui poter strutturare la lezione e sull'individuazione di attività che
promuovessero l'equilibrio tra mediatori caldi e freddi, tra immersione e distanziamento |
1 |
Più che difficoltà, la principale preoccupazione è stata
in merito al tempo. Ho lavorato un sacco su questo, cambiando più e più volte
le varie attività. |
2 |
Ho avuto delle difficoltà inizialmente nel pensare ad un
valido conflitto cognitivo non avendo potuto fare esperienze dirette con il
tirocinio. Ho avuto delle difficoltà a esprimere in maniera chiara e
dettagliata i descrittori di una dimensione della rubrica e nella
compilazione dei box. |
3 |
Nel predisporre il progetto ho ravvisato delle difficoltà
nel momento in cui, grazie al ricevimento, ho avuto modo di tornare riflessivamente
sul conflitto cognitivo. Stavo trattando l'argomento solo su un piano, quando
invece mi sono resa conto che la "è" e la "e" toccano tre
diversi piani, quello della semiotica, quello della fonetica e quello della
semantica. In questo modo ho avuto anche delle difficoltà a pensare e
rivedere le attività che potessero permettere la risoluzione del conflitto
cognitivo. Nel complesso le difficoltà maggiori sono state quelle di
mantenere la progettazione individuale coerente e di farmi delle autocritiche
costruttive finalizzate al miglioramento. |
4 |
Le difficoltà principali che ho incontrato nel predisporre
il progetto sono state: trovare un conflitto coerente con attività e obiettivi,
predisporre la rubrica, ma soprattutto calcolare le tempistiche necessarie
per lo svolgimento delle attività (probabilmente causato dall’impossibilità
di effettuare il tirocinio diretto e quindi da un’assenza di esperienza
diretta). |
5 |
Non ho riscontrato grandi difficoltà nella predisposizione
del progetto. Ho cercato di applicare i suggerimenti che ci sono stati dati
durante il Laboratorio: mi ha aiutato molto partire dal senso che volevo dare
alla lezione, prima di pensare a un possibile conflitto ad esso collegato. Da
lì è stato facile individuare una modalità che permetta, almeno secondo me,
di accompagnare il processo di risoluzione del conflitto cognitivo in un
percorso che viene co-costruito da docente e studenti. Un aspetto che forse
dovrei migliorare riguarda la capacità di previsione degli eventi: mi resta
ancora difficile prevedere e immaginare come gli studenti possano accogliere
gli input che vorrei proporre e se questi siano effettivamente validi. Spesso
l’interrogativo che mi sono posta durante le progettazioni riguarda se stessi
sottostimando i bambini, e se dunque le mie proposte fossero banali, oppure
se le attività hanno un ritmo troppo sostenuto e non rispettoso dei ritmi
biologici di coloro a cui sono rivolte. Sono fiduciosa che l’esperienza
diretta potrà dirimere questi dubbi. |
6 |
Nella predisposizione del progetto ho riscontrato delle
difficoltà relative all’impostazione delle attività: nel corso del
laboratorio abbiamo affrontato la progettazione in gruppo, perciò,
interagendo con le mie colleghe, trovato in loro una sicurezza
nell’esplicitazione dei caratteri fondamentali legati al progetto. In questa
istanza, non avendo continui feedback sul mio lavoro come nel corso del
laboratorio, ho presentato difficoltà relative alla sicurezza di ciò che
scrivevo. Prima di elaborare delle congetture e arrivare ad esplicitarle nei
miei elaborati ho riflettuto molto sui pro e i contro di ciò che sarei andata
a scrivere e di come poterli collegare tra loro in modo coerente. La mancanza
di una sorta di guida in questa progettazione, ma la presenza di essa nel
corso del laboratorio ha rafforzato in me un senso di sicurezza affinché mi
esponessi e buttassi giù le mie insicurezze pensando al meglio le attività e
i vari collegamenti in modo da “legare” tutto in un percorso coerente. |
7 |
la difficoltà maggiore è cercare di mantenere una coerenza
interna per tutta l'attività e non perdere mai di vista il conflitto
cognitivo; altra difficoltà è stata quella di progettare la rubrica. |
8 |
Personalmente ho trovato difficoltà nel reperimento di
libri di testo della scuola elementare adeguati alla spiegazione
dell'argomento che volevo proporre. Non conosco ancora bene le varie case
editrici e quali libri possano essere considerati migliori di altri. Ho
perciò preferito predisporre autonomamente la maggior parte delle mie fonti,
facendo affidamento esclusivamente su siti internet che reputavo più
affidabili (es. Enciclopedia Treccani) per poi "tradurli" nel
linguaggio dei bambini. Con dei buoni manuali a disposizione sarebbe stato
più immediato. |
9 |
Nel predisporre il progetto ho riscontrato diverse
difficoltà come individuare un conflitto reale e la coerenza tra il conflitto
e le attività utili per la sua risoluzione. |
30 |
Nella progettazione mi è mancato il confronto con i colleghi
che era stato per me significativo nei lavori fatti durante il corso e la
mancanza di confronto mi ha portato ad avere dei dubbi sulle attività pensate
nel corso della progettazione. |
1 |
Ho avuto alcune difficoltà nella scelta di un conflitto e
di un argomento che potesse coinvolgere e motivare gli studenti, non solo sul
piano didattico, ma anche su quello emotivo e sociale. Infatti ho pensato a
un progetto che potesse aiutare gli alunni a sviluppare un pensiero
allocentrico ed empatico utile non solo ai fini della risoluzione del
compito, ma essenziale anche per la vita quotidiana e futura. |
2 |
la difficoltà principale per me è stata la stesura della
rubrica, è stato difficile definire cosa e come valutare, soprattutto perchè
si tratta di una sezione dell'infanzia. |
3 |
Le difficoltà che ho riscontrato sono state maggiori nella
predisponine del box2 nel definire credo con esattezza la coerenza esterna.
Ho riscontrato anche qualche difficoltà nel definire il mondo dello studente. |
4 |
La difficoltà maggiore nello sviluppo del progetto è stata
quella di dover immaginare totalmente una situazione reale. Non potendo
svolgere il tirocinio ed essendo stata in aula come tirocinante davvero
pochissime ore ho trovato difficile capire se il progetto che stavo sviluppando
sarebbe potuto essere fattibile in classe. |
5 |
La prima difficoltà l’ho incontrata nella primissima fase
di organizzazione del mio progetto: era necessario scegliere il giusto
argomento, raccogliere le tante idee, organizzarle con ordine per poi
realizzarle. Superata questa fase, cercare di mantenere sempre alto il
livello di coerenza (interna ed esterna) durante tutta la stesura del
progetto è stata per me una delle più grandi difficoltà. Mi domandavo continuamente
se mi stessi muovendo verso la direzione giusta, se le attività pensate
fossero davvero adatte a risolvere il conflitto e a raggiungere gli obiettivi
prestabiliti. È stato molto complesso, poi, formulare la finalità sulla
quale, nonostante sia giunta ormai al termine del progetto, nutro ancora dei dubbi. |
6 |
Sicuramente strutturare una sessione in astratto non è
semplice, ma le lezioni e specialmente le attività del laboratorio, mi hanno
guidata, supportata e fornito gli strumenti adatti per poter procedere alla
stesura della progettazione. Ho impiegato del tempo per scegliere un
conflitto e pensare un argomento che potessero dare vita ad una sessione
interessante, utile e coinvolgente. Dopo aver deciso di proporre il testo
narrativo-fantastico e in particolare la leggenda, mi sono resa conto di non
avere le idee chiare, ho dovuto più volte rivedere e ripensare le attività e
il percorso, mettendomi nei panni dei bambini. È stato complicato strutturare
la sessione e darle una forma organica, ma in parte il bello è anche questo: ogni
volta che apporti delle modifiche o cambi un singolo aspetto, devi poi
necessariamente rivedere i box, cercando di creare una rete coerente e coesa.
I dubbi che avevo ho cercato di chiarirli nel corso delle lezioni e, grazie al
commento del professore al mio progetto nel modulo Drive, ho compreso meglio
alcune parti del progetto su cui ancora mi ponevo delle domande. Un momento
fondamentale per me è stato quello del ricevimento, che mi ha dato la
possibilità di avere un confronto e un chiarimento su come proseguire.
Sicuramente il tempo a disposizione è stato limitato, ma sufficiente per
risolvere le incertezze in merito al conflitto e al nucleo fondante che avevo
pensato. Se questi due elementi del progetto non sono centrati, è difficile
dare un senso e una coerenza all’intera sessione. Ritengo importante chiedere
conferme e chiarimenti, anche se è giusto “rischiare” e prendere decisioni in
autonomia, essendo consapevoli dei propri limiti; non posso pretendere che
tutto sia perfettamente ben strutturato e coerente. |
7 |
Ho trovato difficoltà a immaginare le conoscenze dei
bambini, i loro mondi, le loro possibili risposte alle mie attività, forse a
causa della mia scarsa esperienza pratica. |
8 |
La maggiore difficoltà incontrata nel predisporre il
progetto, è stata quella di realizzare un progetto con pochissime esperienze
in classi concrete. Questo mi ha portata ad essere molto insicura
sull'efficacia delle attività pensate e sul calibrare certi aspetti. |
9 |
La difficoltà maggiore l'ho riscontrata nell'individuare
il nucleo fondante. |
40 |
Questo progetto è stata una sfida per me, mi ha portato a
ragionare in modo sistematico, prendendo in considerazione l'intero sistema e
le relazioni che vi sono tra la prospettiva interna ed esterna. Le difficoltà
che ho incontrato sono state molteplici, come la scelta del tema e il senso
del progetto, perché solo confrontandomi con lei ho compreso quanto
quest'ultimo sia importante per la strutturazione dell'intero percorso. |
1 |
Ho avuto difficoltà nel rendermi conto di quali potessero
essere le attività migliori per risolvere il conflitto e come alternarle per
rendere la lezione sostenibile. Mi ha aiutata la stesura della simulazione
della lezione con i dialoghi tra docente e classe, sono riuscita a
immedesimarmi pur non avendo molta esperienza sul campo così da riflettere
sul significato di ogni attività che volevo proporre. |
2 |
In generale è stato difficile progettare in quanto nella
pratica non ho mai visto un'insegnante progettare, ma solo delle brevi
attività svolte in classe, senza conoscere tutto ciò che ci fosse dietro.
Definire anche delle tempistiche per ogni attività è stato difficile perché
possiamo solo immaginare come si comportino i bambini e possibili imprevisti
che sono diversi poi nella realtà dei fatti. |
3 |
Purtroppo a causa del mancato tirocinio di quest'anno è
stato difficile creare un progetto senza la complicità di una classe vera,
per cui alcuni elementi da inserire potrebbero non risultare consoni
all'effettiva età della classe scelta per la sessione. |
4 |
Ho trovato difficoltà soprattutto nello strutturare e
dividere le attività entro le tempistiche a disposizione, quindi entro le due
ore. Ho avuto anche difficoltà nel verificare se le attività proposte fossero
troppo al di sopra o al di sotto delle capacità cognitive del bambino quindi
in generale verificare l’efficacia e la fattibilità del mio progetto. Credo
che entrambe le difficoltà siano dovute dalle scarse esperienze che ho sul
campo, quindi credo siano basate sulle poche conoscenze pratiche, dovute dal
fatto che purtroppo non abbiamo potuto partecipare al tirocinio. |
5 |
Nessuna difficoltà in particolare, solo qualche dubbio nel
completare il box esterno. |
6 |
Ho trovato difficoltà nel progettare perché non ho avuto
esperienza di Tirocinio diretto in questo semestre, specie nella fase
progettuale con le altre insegnanti. Sono stata ostacolata dal fatto di
immedesimarmi come insegnante in classe e riuscire a coordinare la varie
attività predisposte per la lezione. |
7 |
La difficoltà che ho trovato riguarda il continuare il
progetto nonostante non fossi sicura che ciò che stavo facendo fosse
corretto. I box sono stati l’aspetto dove ho riformulato maggiormente la mia
idea iniziale. |
8 |
Qualche difficoltà c'è stata soprattutto nel cercare di
trovare una linearità tra le attività all'interno della sessione. |
9 |
Ho avuto maggiormente difficoltà nell'organizzare la
sessione all'interno delle 2 ore. Capire come organizzare il tempo all'interno
di una sessione credo che ancora non mi resti facile, questa difficoltà è
sicuramente dovuta dal fatto che non ho ancora avuto modo di confrontarmi con
un contesto reale. Spero che nel secondo semestre, attraverso il tirocinio e
l'aiuto delle docenti tutor io possa comprendere come il tempo può essere
organizzato all'interno di una sessione. |
50 |
La principale difficoltà riscontrata è legata alla
gestione del tempo. Ho ipotizzato dei periodi temporali in cui svolgere delle
attività ma non avendo un riscontro legato al tirocinio non so se il tempo
ipotizzato sia quello reale (ad esempio i bambini possono essere stanchi e
svolgere la consegna in un tempo maggiore rispetto a quello indicato da me). |
1 |
Le difficoltà legate al progetto sono dovute alla mia poca
esperienza in campo. Ho dovuto a lungo riflettere sul conflitto e mi sono
chiesta più volte se questo potesse essere reale, fattibile. Per il mio
progetto sono riuscita , poi, ad individuarne uno grazie alle ripetizioni che
ho effettuato prima dell'avvento del covid che mi hanno consentito di
"toccare" con mano una errata concezione del concetto da parte del
bambino. Inoltre, ho avuto delle difficoltà nel predisporre i tempi e nel
pensare a delle attività che potessero essere idonee al mio problema e alla
mia ipotetica classe. Il fatto di dover immaginare il tutto , senza avere
avuto la possibilità di osservare in maniera più approfondita un contesto
classe ha sicuramente destato maggiori difficoltà. Mi sono ritrovata più
volte a domandarmi se quello che io proponevo era corretto o meno per i
bambini, se a loro sarebbe potuto piacere quanto progettato , ma sono proprio
queste domande che mi hanno spinta ad elaborare il tutto e a concludere la
mia progettazione. |
2 |
Le difficoltà che ho avuto sono state di tipo pratico, in
quanto non avendo svolto molte ore di tirocinio diretto non so se l'attività
predisposta può essere adatta alla classe e/o svolta secondo i tempi scelti. |
3 |
La mia maggiore difficoltà è stata nel connettere le
osservazioni inziali al concetto di progresso e poi alla discussione
centrale. |
4 |
Le maggiori difficoltà riscontrate nel progetto riguardano
la definizione degli obiettivi in relazione alla lezione e la definizione dei
tempi che occorrono per ogni momento della lezione. La difficoltà riguardo
quest'ultimo aspetto credo sia collegata alla mia poca esperienza in classe e
al non potermi riferire ad un contesto classe reale. Mi è risultato quindi
difficile assegnare un tempo non conoscendo il ritmo degli studenti. |
5 |
La difficoltà principale l'ho riscontrata nelle tempistiche,
non avevo e non ho ancora l'assoluta certezza che i tempi da me indicati
siano adeguati per questa classe quarta |
6 |
non ci sono state ulteriori difficoltà, l'esercitazione
che è stata fatta durante il laboratorio e le spiegazioni date durante la
lezioni sono state funzionali per la stesura del progetto. |
7 |
Le maggiori difficoltà le ho riscontate nella stesura dei
box |
8 |
Ho trovato particolare difficoltà nel trasporre il sapere
sapiente e nel costruire l’attività per gli studenti cercando di permettere
più modalità per far apprendere allo studente l’argomento trattato |
9 |
L'avere carta bianca in tutto all'infuori della durata
della lezione è stato un po' problematico, perché per scegliere tra le
infinite possibilità, ho impiegato un'infinità di tempo, e alla fine forse
sarebbe servita una sessione da 2 ore e mezza per prendere la lezione con la
giusta calma, quindi l'unico vincolo lasciato non è stato propriamente soddisfatto;
forse è stato un bene che fosse l'unico. |
60 |
Difficoltà a selezionare i materiali e gli argomenti
adatti perché il tema è molto vasto. |
1 |
Nessuna; le attività svolte durante il laboratorio sono
state molto formative ed anche la possibilità di ascoltare la discussione dei
progetti nella simulazione è stata molto utile. |
2 |
Ho trovato diverse difficoltà: in primis la scelta
dell'argomento, ho pensato molto ad un argomento interessante (per me e per
gli alunni) e allo stesso tempo significativo e che potesse avere un senso
più ampio. |
3 |
Predisporre il progetto è stato un lavoro abbastanza
complesso in quanto ho dovuto riflettere molto su quello che scrivevo. Ho
dovuto fare attenzione a collegare bene tutte le parti e a renderle coerenti
e continue fra loro. Ogni volta che pensavo di aver concluso il lavoro mi
venivano in mente nuove idee e modi per migliorarlo per questo è stato un
lavoro anche lungo. la difficoltà maggiore che ho avuto è stata quella di
pensare attività che fossero significative e generative di conoscenza. Ritengo
che questo progetto sia stato molto sfidante e stimolante. |
4 |
Ho trovato difficoltà nel progettare delle attività che
permettessero di risolvere il conflitto nel senso che quando sono andata a
creare l'attività, a cercare in Internet il materiale e a mettere insieme
tutto, più volte mi sono chiesta se l'attività che stavo preparando fosse
coerente rispetto al conflitto. |
5 |
Ho avuto un po' di difficoltà nella fase di scelta e di
sviluppo dell'item dello sviluppo centrale; credo di aver un po' azzardato
poi quando ho mirato sull'acquisizione per indagine, più che altro perché
nelle progettazioni in coppia e in gruppo fatte durante il corso non abbiamo
mai scelto questo tipo di apprendimento. |
6 |
L'unica difficoltà riscontrata nel predisporre il progetto
è stato il tempo. La mia progettazione inizialmente includeva più attività,
dal mio punto di vista tutte molto utili. Purtroppo, una sessione di lavoro
prevede 120 minuti perciò ho dovuto eliminare delle proposte, lasciando
quelle più funzionali ai fini dell'attività. |
7 |
Non ho incontrato particolari difficoltà nel predisporre
il progetto, in quanto avevamo già lavorato sia durante le lezioni che nel
laboratorio sulla struttura del progetto. |
8 |
Nessuna; le attività svolte durante il laboratorio sono
state molto formative e la possibilità di riascoltare le simulazioni in
streaming è stata molto importante. |
9 |
Durante lo sviluppo del progetto ho avuto difficoltà,
innanzitutto nel definire il conflitto cognitivo, successivamente è stato
complesso riuscire a predisporre una sessione in cui si le informazioni date,
le parole usate siano adatte alla classe scelta. Usare certe parole rispetto
ad altre, fare un ragionamento rispetto ad un altro, scegliere certi esempi
rispetto ad altri potrebbe rendere più difficoltoso l'apprendimento
dell'alunno. Ho fatto molte riflessioni anche sulla costruzione dei BOX;
specialmente le parti della classe e delle relazioni con i genitori, in
quanto mi è mancata l'esperienza sul campo per poter completare i BOX in modo
realistico. Anche nella progettazione della lezione mi sono posta dei dubbi,
specialmente perché non ho preso in considerazione le possibili distrazioni,
i possibili comportamenti e i possibili dubbi degli alunni, visto che non ho
potuto effettuare il tirocinio diretto. |
70 |
Ho avuto difficoltà nel trovare un'idea semplice: ho
passato la maggior parte del mio tempo a ragionare su fatti molto complicati
quando potevo benissimo scegliere la strada più breve. |
1 |
Inizialmente non è stato molto semplice scegliere un
argomento su cui incentrare il progetto. Sicuramente, non frequentando ancora
l’ambiente scolastico riuscire a pensare le attività per coinvolgere i
bambini mi è rimasto un po’ difficile. Altri aspetti in cui ho incontrato
delle difficoltà sono stati: scegliere gli obiettivi specifici e riuscire a
rientrare nel tempo a disposizione. |
2 |
La maggiore difficoltà che ho incontrato nella predisporre
il progetto è stata sicuramente quella di mantenere il riferimento costante
ai parametri stabiliti durante la progettazione iniziale (obiettivi,
finalità, tempo, nucleo fondante eccetera…). Posso dire, però, che senza
quelli avrei lavorato in maniera superficiale e non guidata, forse troppo
vaga e disorganizzata. Essere coerenti con quanto scritto nel box interno è
risultato un compito molto sfidante poiché a volte pensi a qualche attività
sull’argomento scelto, anche originale, ma poi ti accorgi che non è coerente
con il conflitto cognitivo predisposto, o che magari ricopre l’ambito di un
altro nucleo fondante. |
3 |
La prima difficoltà emersa è stata sicuramente la scelta
del tema, infatti prima che scegliessi l’orientamento, avevo in testa molte
altre idee che riguardavano sempre la geografia, ma non mi hanno soddisfatto
e convinto a pieno in quanto non riuscivo a svilupparle in maniera ottimale.
Per quanto mi riguarda, una volta scelto il tema, la difficoltà più grande
che ho riscontrato nell’elaborare questo progetto è stata quella della
coerenza; riuscire a sviluppare un progetto che sia coerente in tutte le sue
fasi, dall’inizio alla fine. Ho avuto maggiori difficoltà non tanto nel
progettare un percorso che rispetti la coerenza esterna, quanto quella
interna perché bisogna creare un filo rosso che leghi il conflitto cognitivo,
gli obiettivi e le attività in grado di superare tale conflitto. Le attività
da me pensate infatti, sono volte a risolvere il conflitto in questione
grazie alle diverse prospettive che ho fornito su uno stesso tema. Appena ho
scelto il tema, ho pensato a un’attività a mio parere molto bella e che
potesse risolvere in maniera ottimale il conflitto da me proposto, ma mi sono
resa conto che ai fini del progetto soprattutto per una questione di tempi (2
ore di lezione), sarebbe stato impossibile attuarla. Per risolvere il
conflitto, avevo pensato di portare i bambini in un posto dove potessero
osservare loro stessi il sorgere o il tramontare del sole e da quello partire
per indentificare gli altri punti cardinali, ma è un lavoro che richiede
molto tempo anche perché andiamo al di fuori delle ore scolastiche. Alla luce
di questa, ho riadattato l’attività nel contesto scolastico e anziché far
osservare loro il sorgere o il tramontare del sole, ho deciso di portarli in
giardino quando il sole è nella sua massima altezza nel cielo, a mezzogiorno.
Questa è stata un’altra difficoltà che ho incontrato, rielaborare l’attività
pensata inizialmente adattandola al contesto scolastico in modo tale che sia
attuabile all’interno delle due ore previste. |
5 |
Ho trovato maggiore difficoltà nel cercare di integrare in
modo coerente le varie parti dell'attività, soprattutto cercando di
immaginare gli scambi comunicativi tra docente e alunni nel colloquio clinico
e nello svolgimento dell'intera sessione. E' stato un lavoro che mi ha
assorbita completamente per la necessità di pensare e ripensare continuamente
a ciò che stavo proponendo nel progetto. |
6 |
Personalmente ritengo sia stato difficile pensare a una
tematica da trattare in una sola lezione da 120 minuti |
7 |
Lavorare da sola. Ho dovuto scegliere il lavoro
individuale perché più facile da conciliare con le esigenze lavorative.
Questo però si è ripercosso nella mancanza di un confronto con i colleghi per
la comprensione profonda di tutti i passaggi del progetto. |
8 |
Ho avuto difficoltà con l'argomento che ho scelto per il
mio progetto. Ho volutamente rischiato scegliendo di sviluppare una lezione di
approfondimento sui tessuti a programma di scienze completato. Ho preso
ispirazione da un dubbio che ho avuto alla Scuola Primaria e che non è stato
risolto fino alla terza classe della Scuola Secondaria di Primo Grado.
L'argomento è quindi molto complesso ed è rischioso proporlo alla Primaria,
ma ho voluto tentare. Ho cercato di semplificarlo il più possibile mantenendo
i concetti principali. Inoltre, ho riscontrato qualche difficoltà nel rendere
chiaro l'argomento nei box. |
9 |
Le difficoltà maggiori sono state nel compilare la tabella
perché avevo timore di non risultare chiara nella descrizione e spiegazione
del progetto. Per quanto riguarda i box invece è stato difficoltoso andare a
motivare le scelte effettuate, adoperando quindi un distanziamento, però
credo che questo processo abbia permesso di poter motivare ancora meglio il
senso stesso del progetto, guardandolo veramente da lontano. |
80 |
Strutturare il box 1 e 2 |
1 |
Ho avuto molta difficoltà nell'individuare una sessione
che fosse interessante, ma non ambigua. Ho rifatto l'intera progettazione da
capo per 3 volte, perché nessuna proposta mi sembrava convincente. Spero
questa lo sia! |
2 |
Le maggiori difficoltà che ho riscontrato nel progetto
sono stati anzitutto la compilazione della tabella sotto la voce "mondi",
in quanto spesso lo sovrappongo al concetto di conflitto, in quanto entrambe
sono delle convinzioni che il bambino a seguito delle esperienze e del
vissuto. Un'altra difficoltà, come scritto nella risposta seguente è stata
sicuramente l'introduzione dell'architettura delle varianti, proprio per
questo ho voluto provare a fare pratica con questo concetto e introdurlo
nella progettazione tramite la spiegazione del concetto attraverso anche un
esempio opposto a quello che è effettivamente la metamorfosi. |
3 |
La prima difficoltà è stata di reperimento dei materiali: per
l'apprendimento per acquisizione ho consultato libri di testo su internet e
chiesto a conoscenti che hanno i figli alla primaria di poter consultare i
loro testi, ma a mio avviso ogni sussidiario analizzato risultava incompleto
rispetto a ciò che avevo in mente. Per le discipline "canoniche"
seguono maggiormente le Indicazioni nazionali, ma l'educazione civica viene
meno curata. Anche per il lavoro di gruppo cercavo materiali specifici sui
bambini dell'antica Grecia e non sono riuscita a trovare quasi niente di
approfondimento, alla fine cercando su librerie on line ho scovato un testo
monografico molto interessante e adatto ai bambini. |
4 |
Inizialmente mi è sembrato tutto difficile, in quanto non
mi sentivo in grado di progettare una lezione in modo autonomo, ma una volta
individuato il tema e il conflitto, ho riscontrato difficoltà
nell'individuare la finalità, il nucleo fondante e nel costruire la rubrica
di valutazione. |
5 |
Mancanza di un'esperienza di didattica pratica personale,
che mi orientasse sulle potenziali difficoltà che i bambini potrebbero
incontrare |
6 |
Dato che ho realizzato la sessione in classe, ho avuto
delle difficoltà nel trovare idee per svolgere delle attività che comportassero
il rispetto delle norme sanitarie. Per questo motivo, mi sono soffermata più
che altro sull'AdV e sulla ricerca di mediatori differenti che potessero
essere effettivamente utilizzati in classe, considerando i vincoli temporali
e le norme sanitarie. Nonostante ciò ho scelto di proporre lo stesso percorso
realizzato in ambito di tirocinio, in quanto sfidante e aderente alla realtà. |
7 |
Ho avuto difficoltà soprattutto nell’evidenziare il
conflitto cognitivo, perché penso sia molto difficile ipotizzarne uno senza
poterlo evidenziare da un contesto classe reale. Ho trovato difficoltà anche
nella rubrica di valutazione. |
8 |
Due difficoltà ho riscontrato nella creazione del progetto:
la prima è stata quella di immaginare le conoscenze e i possibili pensieri
dei bambini, i loro mondi e le loro possibili capacità; la seconda difficoltà
è stata quella di dare coerenza al progetto, creare un percorso lineare
dall'inizio fino alla fine. |
9 |
Ho avuto difficoltà nella stesura organizzativa delle
varie fasi del progetto, poiché ogni fase richiedeva una collocazione in uno
step ben preciso nel pattern, rischiando di perdere il senso del progetto. |
90 |
Le mie difficoltà sono principalmente legate alla rubrica.
Ogni attività dovrebbe essere valutabile, ma io ho impiegato un sacco di
tempo per trovare delle dimensioni calzanti con le attività e coerenti con
gli obiettivi (mi riferisco principalmente all'ultima). |
1 |
Nel predisporre il progetto ho avuto delle difficoltà
nell'organizzare in maniera precisa tutti i dettagli della lezione in quanto
non è stato semplice pensarla senza aver svolto il tirocinio in classe con i
bambini. |
2 |
Ho riscontrato maggiori difficoltà nella compilazione di
alcuni voci del box, in quanto sentivo di non avere sufficienti riscontri con
la realtà anche in mancanza dell'esperienza diretta del tirocinio. |
3 |
Le difficoltà che ho riscontrato durante la progettazione
di questa lezione non sono state molte. Tutti i dubbi sono stati risolti
anche grazie ai feedback e alla disponibilità. |
4 |
La difficoltà principale che ho riscontrato nella
progettazione è stata la mancanza di un reale contatto con i bambini. Ho
progettato una sessione per una sezione di bambini al terzo anno della scuola
d'infanzia ed avendo fatto un'esperienza di tirocinio della durata totale di
cinque ore totali all'infanzia ho riscontrato forti difficoltà. Queste
derivavano soprattutto a dubbi su cosa i bambini sono già in grado di fare o
meno. Per ovviare a questo problema mi sono basata il più possibile su fonti
teoriche, ma la sensazione di sbagliare mi ha accompagnato fino alla fine
della stesura del progetto. Dagli obiettivi alle dimensioni valutative mi
sono chiesta più volte se questi fossero abbastanza vicini alle possibilità
reali di bambini di cinque anni. Sento che questa esperienza di progettazione
ha accresciuto molto le mie capacità di ricerca e riflessione ma sicuramente
sarebbe stata più sfidante se fosse stato possibile avere un riscontro
diretto con i bambini in sezione. |
5 |
Ho trovato difficoltà oltre che nella scelta del conflitto
cognitivo anche nella compilazione di alcuni aspetti dei box dovute al fatto
che io non abbia ancora esperienza sul campo. |
6 |
Ho avuto difficoltà nel pensare a una lezione in maniera
così astratta. Ho avuto dubbi sull'effettiva possibilità di realizzare alcune
attività non avendo alcuna esperienza. Ho cercato di tenere in conto tante
variabili durante la progettazione, ma è stato difficile e non ho certezza di
averle considerate tutte. Ho avuto dei dubbi sui tempi delle attività. Nel
complesso è stato un lavoro impegnativo, ma spero sia riuscita a farlo bene. |
7 |
Nel predisporre il progetto ho avuto difficoltà nella fase
iniziale nella quale ho dovuto cercare di semplificare la lezione
inizialmente progettata. Ad oggi posso affermare che le attività e gli
argomenti che avevo intenzione di trattare nella prima bozza di progettazione
erano molti ed ampi rischiando così di rendere la lezione non sostenibile. |
8 |
Nel predisporre il progetto la difficoltà più grande l'ho
riscontrata nel fatto di non poter "simulare" la lezione
concretamente in classe per cui fino all'ultimo sono stata insicura ed ero
sempre tentata nel cambiare attività o modalità. In questo, però, i
ricevimenti mi hanno aiutato perché ho potuto avere un riscontro con il
professore e capire quindi l'efficacia della mia progettazione. |
9 |
La mia difficoltà principale riguarda la mia poca
esperienza d'insegnamento. Per questo motivo mi sono chiesta durante la
predisposizione del progetto se questo possa essere realizzabile così come
l'ho pensato, portandomi a cambiare alcune delle miei idee. Un'altra
difficoltà è il vincolo del tempo, essendo ancora una futura docente
inesperta non riesco bene a stabilire le tempistiche dei bambini nello
svolgere alcune attività. |
100 |
Qualche dubbio sui conflitti e in quale anno scolastico
potevo proporre il progetto perché non avendo mai insegnato non mi rendo
conto di cosa si affronta a scuola e di cosa nella realtà i bambini conoscono
a quell'età. |
1 |
La difficoltà maggiore nel predisporre il progetto è stata
quella di pensare alla realizzazione delle attività in relazione alla
tempistica. Ipotizzare il tempo necessario per lo sviluppo di un'attività mi
ha spinta a riflettere sulle modalità operative da considerare per la loro
realizzazione (quando inserire la discussione, come inserire l'apprendimento
per acquisizione, quanto far durare quello per pratica, ecc.). |
2 |
Le mia difficoltà nel predisporre il progetto sono state: |
3 |
Ho delle difficoltà nel progettare una rubrica valutativa |
4 |
La maggiore difficoltà è stata, a mio avviso, progettare
una attività che per tutta la sua durata risultasse accattivante, stimolante
e rivolta al raggiungimento degli obiettivi preposti, senza cadere nel banale
o nella semplice lezione frontale. |
5 |
Ho trovato un po' di difficoltà all'inizio della stesura
del progetto nell'individuazione dell'attività per risolvere il conflitto.
Poi mi sono staccata, il giorno dopo ho provato a modificare il piano che
avevo in mente e sono riuscita a sbloccarmi. |
6 |
Equilibrare bene i tempi avendo a disposizione solo una
classe fittizia credo renda difficile la consapevolezza di stare
facendo una buona progettazione o meno. Studiare bene i tempi, equilibrando i
vari tipi di apprendimento e i mediatori , ha rappresentato per me un aspetto
complesso. |
7 |
individuare un buon confitto e trovare una strategia
valida per aiutare i bambini a scioglierlo |
8 |
La maggiore difficoltà che ho avuto è stata quella di trovare
il senso della lezione progettata. Infatti, non avendo la possibilità di
sperimentare in prima persona, attraverso il tirocinio diretto, conflitti e
situazioni che si possono verificare a scuola, mi è rimasto molto difficile capire
il perché ci fosse bisogno di risolvere quella misconcezione dei bambini. |
9 |
Le maggiori difficoltà le ho avute nella fase inziale per
trovare il conflitto cognitivo e il nucleo fondante. Inoltre è stato
complicato anche trovare tutte le informazioni utili per sviluppare il sapere
sapiente e per reperire i materiali adeguati. |
110 |
Ho trovato difficoltà anche nel far entrare tutte le attività che volevo
effettuare entro il tempo previsto per la lezione (infatti ho dovuto
eliminare qualche attività che avevo pensato all'inizio). |
1 |
Inizialmente la mancanza di contatto di "situazioni
reali" da poter osservare per realizzare il progetto, poi il confronto
avuto, mi ha aiutato. E' stato come un trampolino di lancio. |
2 |
Tra le principali difficoltà che ho incontrato c'è
sicuramente il fatto di non avere un riscontro da parte degli studenti. Ho
provato ad immaginare il più possibile come poterlo presentare in una classe,
ma è comunque risultato abbastanza complicato. Credo che in presenza si può
notare quasi all'istante se gli studenti sono entusiasti o meno della lezione
che proponi, o se un concetto andrebbe legato meglio a quello successivo. In
classe è anche possibile compiere qualche regolazione lì sul momento se si
ritiene che qualche concetto non è stato spiegato nel migliore dei modi. E'
stato difficile il distanziamento per me, perchè comunque avendo pensato e
scritto io il progetto sono convinta di aver fatto tutto nel modo giusto e
soprattutto coerente, ma magari non è così e non riesco a rendermene conto. |
3 |
La maggiore difficoltà che ho riscontrato è quella di
dover tener conto dei numerosi concetti esplicitati a lezione (nucleo, senso,
conflitto, ADV ecc.) durante tutta la progettazione. |
4 |
Ho trovato maggiore difficoltà nel distanziarmi dal
progetto pensato, quindi nella coerenza interna ed esterna del Box 2. |
5 |
Non ho riscontrato particolari difficoltà durante la
progettazione ma ho trovato abbastanza impegnativa la gestione delle
tempistiche delle attività inserite nel progetto. |
6 |
Una difficoltà è stata quella di predisporre attività che
fossero veramente efficaci e connesse con il conflitto. |
7 |
Le ho incontrate nell'immaginare alcuni feedback dei
bambini, non potendoli "verificare" in un contesto reale. |
8 |
La difficoltà nel fare cose semplici e valutabili ma allo
stesso tempo sfidanti e che abbiano un senso profondo e significativo per i
bambini all'interno della classe e dell'istituto per costruire reti
significative. |
9 |
La maggiore difficoltà riscontrata nel progetto è stata
quella di cercare di garantire una coerenza in tutto il progetto. Inoltre
un'altra difficoltà è stata quella di lavorare individualmente e non potermi
confrontare con altri studenti poiché i progetti precedenti sono stati svolti
in gruppo. Un'altra difficoltà deriva dal fatto di non essermi potuta
confrontare con una realtà diretta all'interna della scuola primaria. |
120 |
La predisposizione del progetto non è stata per me
semplicissima poiché nonostante avessimo già provato, con il gruppo assegnato
durante il laboratorio, a realizzare le attività, nel momento in cui ho
dovuto pensare singolarmente a come creare la lezione ho capito quanta
importanza avessero i dettagli. Niente può essere lasciato al caso, ma allo
stesso tempo si deve essere aperti ad orizzonti diversi da quelli immaginati
e questa capacità penso si possa affinare grazie a diverse metodologie, studi
didattici nonché tramite l'esperienza e il contatto diretto con il mondo
della scuola. |
1 |
Le mie difficoltà sono legate al prevedere azioni dei
bambini e nell’organizzazione di come presentare i contenuti e le attività
agli studenti. |
2 |
La mia difficoltà maggiore è stata adattare le attività
alle fasce d'età. Non avendo esperienza diretta è arduo calibrare i livelli
di difficoltà delle attività. |
3 |
non ho avuto difficoltà nel predisporre il progetto |
4 |
Inizialmente la difficoltà si è verificata in parte
durante la stesura della progettazione ma, una volta svolta la sessione di
lavoro in classe o in sezione, è stato più semplice ricollegare tutti i
"pezzi del puzzle" creando coerenza di apprendimento tra teoria e
pratica. |
5 |
Le principali difficoltà le ho avute nella compilazione
del box esterno. Anche tener presente tutti gli elementi in gioco e far sì
che siano coerenti tra loro non è stato per nulla semplice. |
6 |
Le difficoltà nel predisporre il progetto sono state
assemblare più concetti per poter raggiungere un unico obiettivo e la
costruzione della tabella. |
7 |
la difficoltà che ho riscontrato è quella sul conflitto
perché doveva essere pertinente con l'argomento. |
8 |
Ho avuto difficoltà nel dover tener presenti molti
elementi contemporaneamente nell'elaborazione del progetto. |
9 |
Nel predisporre il progetto ho trovato un po' difficile
domandarmi di continuo se le attività che stavo facendo erano davvero
coerenti al conflitto. |
130 |
Difficoltà nel bilanciare le attività con i tempi. A volte
difficoltà nel pianificare un percorso equilibrato tra attività, conflitto e
vissuto personale dello studente. |
1 |
La mia difficoltà principale è stata quella di riuscire ad
individuare un argomento sufficientemente valido da poter presentare
all'esame. Ho avuto diversi dubbi ed ho modificato diverse volte il tema del
mio lavoro. |
2 |
Le maggiori difficoltà le ho riscontrate nella selezione
degli argomenti: ero indecisa se fare o meno un accorpamento di contenuti fra
Paleolitico e Neolitico. Tuttavia ho ritenuto che una simile progettazione
sarebbe risultata troppo densa di contenuti e difficilmente sarebbero bastate
2 ore. |
3 |
Purtroppo faccio parte di quella porzione di studentesse
che ancora non è entrata a far parte del mondo della scuola e il fatto di
dover inventare ipotetiche risposte da parte dei bambini, di dover ipotizzare
le loro maggiori perplessità e curiosità ha fatto sì che il tutto risultasse
fittizio e astratto. Poi ho cercato di recuperare con i miei nipoti la parte
di applicazione pratica mancante. I miei due bambini hanno avuto lo stesso
conflitto, con loro ho lavorato con le modalità esposte e insieme siamo
riusciti ad affrontare e superare conflitto. |
4 |
E' stato complesso far combaciare tutti gli aspetti del
box interno ed esterno con la tabella della lezione. Ho dovuto porre molta
attenzione a far si che le attività proposte, risolvessero il conflitto
cognitivo, realizzassero gli obiettivi proposti, e rispecchiassero le
motivazioni scelte. |
5 |
Sicuramente l'iniziale difficoltà nell’ individuare l'argomento
da cui partire e quindi impostare l'intera lezione. Insieme
all'individuazione degli obiettivi, delle finalità e del conflitto per
orientare la progettazione della lezione e il riuscire a essere coerenti ad
esse in tutta la costruzione del progetto e in tutto il suo svolgimento. |
6 |
Nel progettare questa lezione non ho trovato grandi
difficoltà poiché avendo seguito tutte le lezioni della materia e le ore di
laboratorio, avevo chiaro cosa significasse progettare una lezione e i tratti
fondamentali della lezione. Per ciò, posso dire che dal punto di vista
teorico ero abbastanza preparata ma non molto dal punto di vista pratico. Con
questo voglio dire che ho trovato delle piccole difficoltà riguardo
l’immedesimarmi nel punto di vista dei bambini, così come nell’inserire
alcune attività piuttosto che altre. Secondo me queste difficoltà appena
citate sono dovute alla ancora poca esperienza che sono riuscita ad avere
all’interno della scuola primaria; infatti per quanto riguarda la scuola
primaria, ho solamente poche ore svolte durante il tirocinio diretto del
secondo anno universitario; riguardo la scuola dell’infanzia ho più
esperienza perché ho iniziato a svolgerci il tirocinio durante gli anni del
liceo. Inoltre, ho deciso di progettare una lezione per la primaria anche se
con qualche dubbio, perché sono fermamente convinta che più ci si immerge e
ci si pone delle piccole sfide da superare, più si cresce apprendendo nuove
cose e questo è proprio quello che dovrebbe fare qualsiasi insegnante:
mettersi in discussione. |
7 |
La difficoltà principale che ho riscontrato nel
predisporre il progetto è stata quella di non sapere se i contenuti trattati
e le modalità con cui sono stati progettati e trattati potessero essere
significativi per gli allievi. |
8 |
Ho avuto difficoltà nella fase dell'ideazione del progetto
e nell'individuare il conflitto cognitivo. |
9 |
Ho incontrato difficoltà nell' organizzare le mie idee e a
far si che queste si collegassero fra loro. |
140 |
Ho riscontrato difficoltà nel distinguere la finalità e il
senso del progetto. |
1 |
Ho trovato difficoltà nel compilare le finalità e il senso
della mia sessione in quanto ragionandoci i due elementi mi sembravano essere
molto simili. inoltre per me è stato difficile elaborare una dimensione della
rubrica mirata a valutare il superamento del conflitto cognitivo. |
2 |
La maggiore difficoltà incontrata è stata relativa alla
rilevazione della finalità, che fosse il più possibile coerente con gli
obiettivi e le attività proposte per raggiungerli e superare il conflitto. |
3 |
Non ho riscontrato particolare difficoltà nella
predisposizione del progetto. È stato molto utile il laboratorio poiché mi ha
dato la possibilità di mettermi alla prova in una simulazione e di avere feedback
sia dai lavori altrui che dal docente. L’unica difficoltà è stata quella di
riflettere senza poter avere un riscontro pratico in classe, dato che non è
possibile avere feedback da alunni in classe. |
4 |
La difficoltà maggiore che ho avuto nel predisporre il
progetto è stata progettare le attività nel rispetto dei tempi. |
5 |
La difficoltà maggiore che ho riscontrato è stata quella
di mantenere una coerenza fra le varie parti che sarebbero andate a comporre
la progettazione, soprattutto per far si che il percorso che avevo pensato
apparisse lineare e, appunto, coerente. |
6 |
Ho trovato difficolta nel collegare obiettivi, attività e
valutazione. Sono tornata molte volte sui miei passi per attuare delle
correzioni cercando di seguire sempre un filo logico che unisse tutto senza
andare fuori tema. |
7 |
La maggiore difficoltà che ho incontrato nel predisporre
il progetto è stata la tentazione di affrontare troppi argomenti: dalla
sessione scaturiscono molte altre tematiche che mi stanno a cuore, perciò ho
fatto fatica a selezionare cosa tenere e cosa rimandare a lezioni successive.
Tuttavia ciò mi ha portato a riflettere sul fatto che è responsabilità
dell'insegnante predisporre le migliori condizioni possibili per l'apprendimento
dei suoi alunni, mettendo da parte talvolta i desideri personali, poiché
trattare in poco tempo un gran numero di tematiche ampie e importanti (la famiglia
e i suoi cambiamenti, la sessualità, ecc.) porterebbe necessariamente ad una
loro banalizzazione e a una eccessiva semplificazione della loro complessità.
|
8 |
Ho trovato particolare difficoltà nell'individuare altre
dimensioni da inserire nella rubrica. |
9 |
Ho avuto difficoltà nel predisporre le attività in due
ore. Probabilmente le attività descritte richiedono più tempo a disposizione
per la loro realizzazione. |
150 |
ho scelto di fare un progetto in parallelo per mettermi in
gioco, ho trovato inizialmente delle difficoltà nel cercare un modo per poter
risolvere al meglio il conflitto, ma alla fine del percorso mi sento
soddisfatta del mio progetto. |
1 |
Uno degli elementi che mi è rimasto particolarmente ostico
da determinare nella creazione della sessione di lavoro è il nucleo fondante.
|
2 |
La maggiore difficoltà l'ho riscontrata nell'elaborazione
della tabella. Ho trovato difficile immaginare ed ipotizzare le domande e le
interazioni con il gruppo-classe. |
3 |
Ho avuto difficoltà nella costruzione della Rubrica e nel
progettare un'attività che coinvolgesse adeguatamente tutti i bambini. |
4 |
Tempistiche, per scegliere l'argomento del progetto e le
attività da realizzare ho impiegato moltissimo tempo |
5 |
Dover sviluppare un progetto senza potersi confrontare con
un gruppo implica il dover riflettere più a lungo, quindi mi sono trovata di
fronte a delle scelte da fare non avendo modo di avere feedback. |
6 |
Ho avuto difficoltà ad entrare nel particolare. Quando
l'ho pensato a livello globale avevo l'impressione che fosse più semplice da
strutturare, quando invece sono entrata nel particolare mi sono imbattuta in
diverse attenzioni in più a cui non avevo pensato in precedenza. |
7 |
Il conflitto scelto è un conflitto che ho sempre avuto e
con me anche alcune persone che conosco, ma ho paura non sia così comune. |
8 |
Ho avuto difficoltà nel curare tutte le parti della
progettazione e perseguire la coerenza interna ed esterna perché mi sono
sentita completamente immersa nella progettazione. Ho pensato a molti
argomenti ma spesso non riuscivo a mantenere coerenza tra le varie parti. Mi
sono accorta che finora ho lavorato in coppia o in gruppo e il confronto con
le colleghe mi aiutava a mantenere un punto di vista "esterno".
Lavorare da sola ha fatto si che fossi completamente coinvolta nella
progettazione e che avessi difficoltà nell'osservarla globalmente, con più
distacco. Ho sentito la necessità di avere un parere esterno, e ho avvertito
l'importanza e il valore del confronto. |
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