Dewey sulla progettazione
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"Il fallimento [dei percorsi educativi] spesso dipende dalla mancanza di una progettazione sufficientemente ponderata in anticipo. Le cause di tale mancanza sono varie. L’unica, che è particolarmente importante menzionare a questo proposito, è l’idea che tale progettazione non sia necessaria e anche che sia intrinsecamente ostile alla legittima libertà di coloro che sono istruiti.
Ora, naturalmente, è possibile avere una progettazione fatta dall’insegnante in modo così rigido e intellettualmente inflessibile da risultare un’imposizione degli adulti, che tuttavia non è esterna perché eseguita con tatto e la parvenza di rispetto della libertà per i singoli. Ma questo tipo di pianificazione non segue intrinsecamente il principio in questione. Non so quale sia la maggiore maturità dell’insegnante e la maggiore conoscenza dell’insegnante del mondo, delle materie e degli individui, a meno che l’insegnante non possa organizzare condizioni che favoriscano l’attività della comunità e l’organizzazione che esercita il controllo sui singoli impulsi dal semplice fatto che tutti sono impegnati in progetti comunali.
Poiché il tipo di pianificazione anticipata fino a ora impegnata è stato così routinario da lasciare poco spazio al libero gioco del pensiero individuale o ai contributi dovuti all’esperienza individuale distintiva, non ne consegue che tutti i piani devono essere respinti.
Al contrario, tocca all’educatore il dovere di individuare un tipo di progettazione molto più intelligente, e di conseguenza, più difficile. Deve esaminare le capacità e le esigenze del particolare gruppo di individui con cui tratta e deve allo stesso tempo stabilire le condizioni che forniscono l’oggetto o il contenuto per le esperienze che soddisfino questi bisogni e sviluppino queste capacità. La pianificazionedeve essere sufficientemente flessibile da consentire il libero gioco per l’individualità dell’esperienza e tuttavia abbastanza solida da dare una direzione verso lo sviluppo continuo delle potenzialità" (Dewey, 2014, 46).
Una simile analisi è stata proposta più recentemente da Seel et al. (2017). Gli autori indicano il filo di lama su cui il progettista deve muoversi.
"Poiché qualsiasi pianificazione è inevitabilmente basata su una conoscenza incompleta e incerta, risulta sempre lo stesso dilemma: più si pianifica qualcosa di concreto e di lungo respiro, più aumenta la probabilità di errare. Tuttavia, l’assenza di pianificazione aumenta il rischio chiudere lo spettro di possibilità per le decisioni future. Di conseguenza, questo dilemma suggerisce un processo di pianificazione sofisticato e strategico che consente di anticipare gli sviluppi a lungo termine per impedire che le decisioni istantanee perdano di vista e blocchino".
Dewey, J. (2014). Esperienza e Educazione. Milano: Cortina Editore.
Seel, N., Lehmann, T., Blumschein P. & Podolskiy, O. (2017). Instructional Design for Learning. Rotterdam: Sense Publishers.
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