Esempi di processi

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Un esempio di compito formalizzato attraverso il pattern, con il relativo lavoro di emersione dei processi connessi alle Competenze e la tabella per renderli visibili e fissarli. 

SITUAZIONE SFIDANTE DI PARTENZA

Durante la sospensione della didattica in presenza a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, il nostro istituto ha attivato la DAD attraverso l’uso della piattaforma GSuite. Nel corso delle videolezioni gli alunni delle classi prime erano invitati a tenere il microfono spento per evitare sovrapposizioni di voci e ridondanze e a chiedere la parola con la mano alzata. Dopo qualche settimana le insegnanti si sono accorte che gli alunni meno abili con i mezzi informatici o più timidi si escludevano spesso dalla conversazione e la comunicazione con i compagni e con le insegnanti diventava sempre meno immediata e spontanea.

CONSEGNA

Nel corso di una videolezione le insegnanti hanno evidenziato il problema e hanno chiesto ai discenti come poterlo risolvere. Dopo un breve brainstorming e aver ascoltato le varie proposte, si è deciso di costruire dei cartellini a forma di nuvoletta in cui fossero scritte i principali messaggi funzionali alla comunicazione su Meet: SI, NO, NON HO CAPITO, POSSO PARLARE?

SCAFFOLDING E METACOGNIZIONE

I bambini si sono confrontati sul materiale da utilizzare (materiali di riciclo facilmente reperibile in casa), le insegnanti li hanno guidati nei vari passaggi della realizzazione del compito e ne hanno mostrato il corretto uso durante la videolezione. Gli alunni hanno, infine, constatato che l’utilizzo dei cartellini favoriva una loro partecipazione più attiva nella conversazione e hanno espresso soddisfazione per l’efficace risoluzione della problematica emersa.

 Dal compito è possibile far emergere una serie di processi formativi che riguardano competenze di tipo disciplinare, sociale, personale e interpersonale: è l’intenzionalità dell’insegnante a guidare l’alunno verso quelli che di volta in volta ritiene sia opportuno concentrarsi data la situazione corrente. Secondo la normativa scolastica vigente, le scuole alla fine di ciascun quadrimestre esprimono, in modo descrittivo, la valutazione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito. I processi formativi sono dunque le «strade» che conducono verso i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Sono dimensioni della competenza stessa, che vanno osservati in itinere e possono essere seguiti attraverso compiti e situazioni sfidanti.

Nell’esempio seguente è possibile osservare come dal compito siano stati enucleati i processi, i quali afferiscono a precise dimensioni di competenza, indicizzate nella tabella successiva.

PROCESSI E DIMENSIONI DI COMPETENZE OSSERVATI

DISCIPLINARI

TRASVERSALI

COMPETENZA DI RIFERIMENTO

Conoscere il lessico più adeguato per la comunicazione a distanza

 

Competenza linguistica funzionale

Saper scrivere semplici parole e usarle nel corretto contesto

 

Competenza linguistica funzionale

Argomentare

Argomentare e negoziare, confrontarsi

Competenza linguistica funzionale

Competenza sociale

Esercitare la manualità fine

 

Competenza tecnica

Risolvere problemi (capacità di problem solving)

Risolvere problemi (capacità di problem posing)

Spirito di iniziativa e competenza imprenditoriale

Competenza logico-matematica

 

Riflettere sull’attività svolta e valutarne l’efficacia

Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare

METACOGNIZIONE

 

 In conclusione, il percorso ha aperto negli insegnanti coinvolti la prospettiva di progettare e lavorare per situazioni autentiche, situate e sfidanti, progettando compiti che possano attivare processi di apprendimento significativi, come possibile prassi futura. Il compito, la sua progettazione, la sua struttura e gli strumenti a esso connessi vanno a costituire un dispositivo complesso che può essere visto come sapere strumento (Altet, 2008) di natura contemporaneamente funzionale, formativa e metacognitiva (Altet, 2003), che può aiutare i docenti a portare uno sguardo altro sulla pratica e permette di problematizzarla di ricostruirla in maniera differente, di riformalizzarla per renderla maggiormente interattiva e fornita di strutture autoconsistenti per il feedback, lo scaffolding, la riflessione formativa.

Di seguito un secondo esempio che mostra il percorso precedentemente illustrato. In questo caso la situazione sfidante è indotta dall’insegnante che deve predisporre un dispositivo efficace per introdurre una strumentalità necessaria per l’insegnamento dell’aritmetica di base. Il ricorso alla quotidianità rende l’acquisizione della procedura funzionale a un’azione consueta e necessaria per la vita dei bambini.

La consegna è estremamente aperta, in quanto il vincolo è uno (evidenziato in grassetto), mentre le modalità di soluzione possono essere variamente scelte dagli alunni stessi.

Inoltre il compito si presta a essere a sua volta generativo: introduce altri concetti che necessariamente dovranno essere compresi dai bambini, come il concetto di resto, la numerazione decimale, l’idea di distribuzione.


Presentiamo infine un’attività proposta a livello universitario [DID20-21]. Sono forniti alle studentesse e agli studenti oltre 200 possibili conflitti comuni tra gli alunni della scuola primaria.

La consegna consisteva nel definire l’obiettivo e due attività: la prima che permettesse di prendere consapevolezza del conflitto, ovvero facesse emergere il problema, la seconda che avviasse al superamento del conflitto. L’attività doveva essere svolta in gruppo di quattro studenti e in modalità on line. La soluzione, ovvero la compilazione dei tre campi, era realizzata grazie a un modulo di Google.

Università - Primo anno di formazione primaria

 

 

Consegna

Commento

SITUAZIONE SFIDANTE DI PARTENZA

I conflitti degli studenti universitari erano a due livelli: dare senso a concetti che avevano appreso, superare una visione della teoria come sconnessa dalla pratica, di una teoria che non nasce e non ritorna nelle pratiche.

Benché il concetto di conflitto e di compito fosse stato esplicitato, era complesso per le studentesse e gli studenti tradurre in pratiche tali elementi. Inoltre molti degli approfondimenti teorici su conflitto e compito sembravano appartenere al mondo accademico e non erano visti come problematiche del mondo della scuola.

CONSEGNA

Scegliere un conflitto tra un elenco di oltre 200 conflitti cognitivi comuni tra gli alunni della scuola primaria e rispetto a esso individuare un obiettivo, e proporre un’attività iniziale di problematizzazione e un’attività che permetta di superare il conflitto. Lavorare in gruppo on line, e inserire le proposte in un modulo.

Come modeling il docente aveva svolto alcuni esempi.

SCAFFOLDING E METACOGNIZIONE

Il docente interagisce in Telegram durante il lavoro per risolvere eventuali dubbi. Alla fine il docente corregge i 45 elaborati e per ognuno inserisce sintetici commenti nel foglio digitale che condivide.

Gli studenti prendono visione dei commenti e nella lezione successiva si discute su alcune risposte tipo e sulle domande poste.

 Quali processi

Scrivere un obiettivo coerente con il conflitto e con l’attività.Comprendere la situazione disciplinare sottesa al conflitto alla luce del sapere sapiente specifico e approfondire la stessa a un livello adeguato. Consapevolezza dei limiti delle proprie conoscenze sulle discipline da insegnare.
Individuare la modalità con cui problematizzare la situazione in un modo che sia coerente con il conflitto e adeguata (significativa) per alunni di una data classe.
Costruire il dispositivo coerente con la modalità di problematizzazione
Individuare la modalità con cui avviare al superamento della situazione problematica in un modo che sia coerente con il conflitto e adeguata (significativa) per alunni di una data classe.
Lavorare, argomentare e decidere in gruppo
Analizzare i commenti del docente al proprio elaborato e a quello degli altri e comprendere le problematiche connesse alle tematiche approfondite.

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