I video-verité
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I video-verité presentano spaccati della vita di classe e, poiché gli studenti del primo anno non effettuano tirocinio diretto, occorre ricorrere a tecniche vicarianti per lavorare sui loro conflitti. I video-verité sono video-registrazioni di lezioni che contengono pratiche “normali”. I frammenti sono mostrati non come modelli da seguire, ma aiutano a comprendere cosa avviene in classe e come operano i docenti e gli studenti.
L’uso del video per la formazione dei docenti e la sua
efficacia sono ampiamente descritti in letteratura (Van Es & Sherin, 2010;
Altet, 2017; Durant & Poizat, 2017). D’altro canto l’uso dei video è
coerente con quanto affermato a proposito del lavoro sui processi nel capitolo
quinto. Attraverso tale attività gli studenti si avviano anche verso la “professional
vision”.
L’insegnamento richiede anche un
sapere pratico e la sua formazione, come precisato nel capitolo quinto, non può
essere assicurata da regole e prescrizioni, ma richiede il confronto con i
processi e con l’esperienza, diretta o vicariata, e di riflettere su di essa.
Il video è un supporto oggi ritenuto indispensabile. Un docente in formazione,
iniziale o in servizio, può analizzare sia video relativi a una propria
lezione, sia a video relativi ad altri docenti. In entrambi casi la riflessione
durante la visione del video è supporta da un esperto con cui chi è in
formazione si confronta per cogliere gli elementi caratterizzanti. Nella
formazione iniziale la prima indicazione fornita agli studenti è quella di
evitare una postura valutativa, ma di individuare le motivazioni che hanno
spinto il docente-attore a muoversi in un dato modo e la rete di condizioni e
vincoli che influenzano i processi.
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