Apprendere per pratica

[apprendere per]

Laurillard. Insegnamento come scienza della progettazione. 211-189 [alcuni stralci]

Gli apprendimenti per appropriazione, per discussione e per indagine aprono agli studenti le porte della disciplina, le sue teorie, i suoi principi, i suoi quadri concettuali e le modalità di approccio a tali teorie. La comprensione, innanzitutto, avviene attraverso la condivisione di un linguaggio e di forme di rappresentazioni comuni. Lo studente viene guidato attraverso la descrizione formale di un mondo (storico, scientifico, economico, letterario ecc.) e le differenti modalità secondo cui esso viene rappresentato nello specifico ambito disciplinare. In questi casi, il ruolo del docente è quello di presentare, informare, spiegare, guidare e consigliare, così come si progetta un curricolo e le modalità di accedere a esso attraverso documenti ed altre risorse.

Una diversa modalità di apprendimento è quella attraverso la pratica. Si realizza quando il docente mette a punto un’attività il cui obiettivo può essere raggiunto dallo studente solo attraverso l’applicazione di quel che ha compreso. Il focus è centrato prevalentemente sullo studente che lavora da solo. Quella che si realizza attraverso la pratica è una parte essenziale dell’esperienza di apprendimento perché invita lo studente ad adattare i propri apprendimenti al compito assegnato per poi riflettere su ciò che l’esperienza pratica significa e su quanto essa possa riorganizzare i suoi apprendimenti. Alcune discipline prevedono specifiche attività laboratoriali curricularmente definite, ma non è così per tutte.

L’apprendimento attraverso la pratica è la modalità attraverso la quale si permette al discente di comprendere meglio e usare conoscenze e abilità proprie dello specifico ambito disciplinare. A volte viene indicato come learning by doing (imparare facendo), altre come learning through experience (apprendere dall’esperienza): lo studente adatta le proprie azioni al compito assegnato e si serve dei risultati per migliorarsi senza l’intervento del docente.

Gli studiosi di neuroscienze ne parlano come learning through prediction (apprendimento predittivo): essi rappresentano il modo secondo cui i bambini conoscono il mondo che li circonda attraverso un processo che parte dalla motivazione e dalla curiosità, per poi passare alla predizione di quale azione è necessaria per raggiungere il risultato, quindi spostarsi sul confronto del risultato della propria azione con quanto previsto e, infine, aggiustare il tiro per il passaggio successivo. Si tratta del ciclo obiettivo-azione-feedback-revisione, ciclo di definizione e implementazione di un modello, fondamentale per il naturale processo di apprendimento.

L'apprendimento per pratica (gestito dal docente) determina un’azione orientata all’obiettivo con conseguenti feedback significativi e revisione dell’azione:
• goal-oriented: perché fornisce la motivazione per generare un’azione e definisce, per lo studente, quali sono gli elementi importanti per il successo della stessa;
• goal-oriented action: perché è il raggiungimento dell’obiettivo che motiva lo studente a usare le sue nozioni per rimodulare la pratica e generare l’azione;
• feedback: perché permette al discente di migliorare la propria azione, a seconda di come essa si svolge, attraverso la modulazione del proprio repertorio di pratiche;
• feedback significativo: perché lo studente può interpretare il feedback per modulare la propria pratica e modificare le proprie nozioni correnti;
• revisione dell’azione: perché motiva il ciclo di generazione-revisione.

L’apprendimento attraverso la pratica dovrebbe aiutare lo studente a collegare la teoria alla pratica, le astrazioni alle istanze, le discussioni alle esperienze.

L’iterazione continua tra queste è rappresentata nel Conversational Framework come segue.

Il docente modella il ciclo:

→ obiettivo → azione → feedback → azione rivista

guida ed è guidato dal ciclo interno di comprensione:

→ riorganizzare il concetto → generare la pratica → generare una nuova azione → usare il feedback per mettere a punto la pratica → usare la pratica corretta per riorganizzare il concetto.

Il feedback è spesso un feddback intrinseco.

Nella direzione dell'apprendimento per pratica si collocano alcune tipologie di attività:
- soluzione di problemi e attività costruttive di varie discipline (realizzazione di linee del tempo, cartine, mappe);
- simulazione in ambienti scientifici;
- processi connessi al maker mouvement;
- robotica educativa;
- attività in ambienti immersivi.

Progettare la natura del compito e il feedback è un processo critico per l’efficacia dell’ambiente per il modellamento e per la pratica

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