Progettazione: il lessico inglese
[Progettazione come azione simulata]
Raccolgo qui tre interventi simili per non ripetere gli stessi discorsi
1. Professore buongiorno, riguardo alla domanda "c'è sempre un conflitto?" mi stavo chiedendo quale potrebbe essere un conflitto riguardo una seconda lingua come l'inglese. Avevo pensato di progettare una lezione di inglese in una classe II , tuttavia faccio difficoltà a pensare ad un conflitto. Ad esempio potrebbe essere un conflitto il seguente ? —> il bambino pensa che i suoni onomatopeici degli animali siano gli stessi in tutte le lingue , mentre il sapere sapiente ci dice che ogni sistema linguistico attribuisce un significante diverso ad un significato (concetto)?
Oppure è qualcosa di troppo distante dal mondo del bambino?
[risposta]
Per la lingua i conflitti sono spesso riconducibili alla visione per cui si pensa che le strutture siano simili e a ogni parola italiana corrisponda una e una sola parola inglese con lo stesso signficato. Oppure si usano parole simili nei suoni come se avessero significato identico o si pensa che le regole grammaticali siano simili. Spesso questo è favorito (ostacolo didattico) dal modo di insegnare la lingua in cui si insegnano le coppie di parole casa>house.
2. Professore Pier Giuseppe, una domanda: io dovrò fare una lezione sugli animali della fattoria, in inglese, in una classe terza. Dovrò introdurre il lessico, perciò ho ancora difficoltà a trovare un conflitto. Secondo lei, potrebbe riguardare il confronto tra le culture, come aveva spiegato prima sui termini inglesi della casa? In questo caso riguarderebbe soltanto i versi degli animali (per esempio: chicchirichì e cock-a-doodle-doo) o ci sarebbe un conflitto di altro tipo?
[risposta]
Prova a vedere quali animali sono nella fattoria inglese e se sono rappresentati nello stesso modo dei nostri. Poi certo i versi sono diversi. Oppure ricercate in internet "english farm house" e vengono immagini di fattorie inglesi: vi sembrano uguali a case coloniche italiane (e di quale regione?)
Oppure prendete il LINK sugli animali inglesi oppure un cartonato per bambini: sono rappresentati nello stesso modo gli animali? Approfittate per parlare della cultura inglese e non di semplice traduzione di parole come se fosero due modi per dire la stessa cosa. Vi accorgete allora che una parola in italiano può essere tradotta con differenti parole in inglese (e viceversa) se nella società inglese/italiana quell'oggetto ha un signficato/uso/importanza diversa. Tradurre significa parlare in altra cultura e il significato di una frase tradotta non è mai identico all'originale.
Può essere spesso utile mostrare pagine in lingua inglse originali di siti inglesi e si può cogliere la differenza.
Altra strdaa
3. Buongiorno professore, io dovrei svolgere una lezione di inglese in una seconda introducendo le parti del corpo. Avevo pensato come conflitto il fatto che i bambini pensano che il cuore umano sia fatto a forma di "cuore" e che si trovi a sinistra, perché è lì che sentono il battito (ho già verificato la presenza di questi due conflitti nei bambini facendo alcune domande indirette durante la ricreazione), secondo lei potrebbero andar bene, anche se non sono un argomento di seconda? Perché faccio fatica a trovare altri conflitti da legare alle parti del corpo in inglese. Avevo pensato anche di legare le parti del corpo alle emozioni, che i bambini hanno già trattato in inglese. Ad es. quali parti del corpo secondo loro esprimono una certa emozione (ad esempio la bocca può esprimere per alcuni la felicità, per altri la tristezza, per altri ancora entrambe; gli occhi anche esprimono molte emozioni, soprattutto adesso che siamo tenuti a portare la mascherina e la maggior parte del nostro viso è coperta, è dagli occhi che capiamo come si sente l'altro). Avevo pensato anche ad un altro possibile conflitto legato questa volta alle emozioni, ovvero il fatto che i bambini pensano che esistono emozioni "positive" e "negative" (idea un po' indotta anche dalla società), in realtà tutte le emozioni sono valide perché ci garantiscono la sopravvivenza come specie (ad esempio la paura ci porta a scappare/nasconderci in presenza di un pericolo, la rabbia è un'emozione necessaria per porre limiti nella nostra vita e non lasciarci calpestare dagli altri). Secondo lei quale delle due idee è la migliore, rispetto ai conflitti?
[risposta]
Il conflitto sul cuore è sicuramente presente, ma qua tu stai lavorando sull'inglese. I conflitti sono più simili a quelli presentati e descritti in riferimento alle precedenti lezioni di inglese. Puoi anche legare le parole ai loro significati ad esempio come dici al cuore e alle emozioni, ma a questo punto l'orizzonte si allarga e devi capire bene come operare gestendo la lezione su più piani e in che lingua?
4. Buongiorno professore, volevo un confronto sulla lezione che sto progettando... Ho una classe terza e la lezione da progettare è di inglese, la mia tutor ha visto un'attività che stavo svolgendo per il laboratorio di inglese e le è piaciuta molto, così mi ha proposto di presentare questa per la classe, così che fosse vicina anche al mio percorso. La lezione è una storia in inglese e insieme abbiamo pensato di collegarla al percorso didattico della classe che al momento hanno fatto il presente e gli aggettivi.
Proprio per questo ho pensato di incentrare l'attenzione negli aggettivi qualificativi che ci sono in inglese, o meglio nella loro posizione all'interno della frase per definire il possibile conflitto cognitivo: in italiano gli aggettivi si trovano prima o dopo del nome, mentre in inglese sempre prima.
[risposta]
Potrebbe andare. Si connette a quello che dicevo nel primo commento in relazione alle differenza sulle strutture sintatiche nelle due lingue.
5. Volevo progettare una lezione di inglese sui vocaboli della casa in una classe II. Ho provato a seguire il suo consiglio (cercare dei cartonati) ma ho potuto notare che le immagini siano simili. Ciò che cambia può essere la struttura e i particolari (moquette, il bagno senza bidet...) quindi aspetti meno grossolani. Dato che dovrei introdurre le parole base sulle stanze, non saprei quale possa essere il conflitto. Stavo ragionando che in inglese usano due termini che sono "House" (la casa come struttura) e "Home" come termine per esprimere il concetto di famiglia (più affettivo), mentre in italiano traduciamo entrambi con "casa". Secondo lei questo esempio potrebbe essere utile? Il conflitto sta nel credere che la traduzione sia una relazione biunivoca mentre in alcuni casi questo non è possibile.
[risposta]
Anche sottolineare le piccole differenze che hai notato non è banale: la mouquette, le grandi finestre senza persiane e spesso con tende e fiori, spesso con veranda. Non sono cose banali, ma fanno notare una diversità anche nel clima e nella luce.
Che poi ci siano invece molte cose simili, questo costituisce il ponte e anche questo va bene.
Molto importante la differenza house/home. Permette di superare il conflitto alla base nell'apprendimento della lingua, ovvero che vi è una corrispondenza biunivica tra le due lingue e che la traduzione è sempre un meccanismo che riproduce un messaggio identico.
6. Salve professore sono una studentessa del terzo anno di Teorie e Metodi, devo fare la progettazione a scuola e sto facendo molta fatica ad individuare un possibile conflitto. Devo fare una lezione di inglese in una seconda sulle parti del corpo, come conflitto potrebbe andar bene il fatto che i bambini pensano che quei termini (hand, elbow, head, leg, ecc) si possono usare solo per identificare quelle specifiche parti del corpo, invece si possono usare anche come verbi (ad es. "heading" che significa dirigersi) oppure come parti di oggetti inanimati (ad es. "the back of the knife" che significa le parte dietro del coltello, quella opposta alla lama. Anche la parola stessa "body" può essere usata per indicare la massa di qualcosa, ad esempio "a body of water"). Potrebbe andare? Ho pensato che potesse rientrare nel conflitto che ci ha suggerito lei ovvero il fatto che i bambini pensano che a ogni parola italiana corrisponda una e una sola parola inglese con lo stesso significato, ma non sono sicura
[risposta]
Confermo quanto detto precedentemente. E aggiungo. Sicuramente quello che dici è interessante e da sviluppare. Ad esempio "body" non traduce solo il termine corpo, ma può avere anche altri significati. Fai anche l'esempio in italiano dove posso dire di un vino che ha corpo. Ecc. Ecc. Sottolinea questo lavoro sulla lingua e questa ricchezza, sull'importanza delle possibilità che ci siano molti signficati di una stessa parola e che solo in contesto questo emerga. [il conflitto è sempre quello che una parola inglese non corrisponde a una parola italiana]. Per alcune parole puoi riportare i vari significati dal vocabolario. Vedi hand che non è solo mano, ma anche lancetta, lato, braccio, abilità ecc. ecc. E sottolinea come tale ricchezza sia fondamentale perchè da tale ricchezza emerge la possibilità di divergenza: ogni parola è un mondo che apre ad altri mondi e permette connessioni e pensiero divergente.
Attenta anche a non fare troppi esempi e non disorientare.
Buonasera professore,mi corregga se sbaglio, ma mi sembra di capire che molti dei conflitti riguardanti la sintassi e morfologia che possono essere introdotti in inglese siano vincolati dal livello di consapevolezza e riflessione a cui sono giunti gli alunni sul linguaggio italiano.
RispondiEliminaMentre trovo difficoltà nel rintracciare conflitti sui vocaboli quando si ha di fronte una classe I o II.
Ad esempio per i vocaboli sulla casa, le parole target per una lezione introduttiva saranno poche e potrebbero essere quelle delle stanze (che sono le stesse delle case italiane). Le differenze si trovano quando si scende nei particolari (moquet, il sottoscala, la buca delle lettere...) che non penso possano essere introdotte senza prima sviluppare un lessico base sulla casa.
Spero di essermi spiegata.
In parte è vero. Ma se rifletti è una questione generale. In tutte le discipline lavorare sulle competenze e sui processi più profondi - quelli che oggi ci interessano - richeide di connettersi ai contesti e al vissuto anche emotivo, degli alunni. Nel caso delle parole base (pensa ai colori) tutto sembra molto basilare e simile nelle due lingue. Spetta però all'insegnante introdurre i contesti. La finalità dell'insegnamento della lingua è rapportarsi a un'altra cultura e società; il conflitto è pensare che strutture linguistiche e modi di vivere, essere e pensare siano completamente identici. Ecco dunque che introdurre i contesti (mostrare gli elemnti della casa non separati ma con i colori, gli addobbi, i contesti) permette di evidenziare il ponte (gli aspetti simili) [la cucina c'è in una casa italiana e inglese], e le differenze [mouquette, colori, addobbi, elettrodomestici, distribuzione dei locali, finestre, luce, tende, ecc. ecc.]. Spesso per far questo basta utilizzare appropriate immagini e fotografie o avere una classe inglese con cui confrontarsi periodicamente: la classe gemella.
EliminaGrazie mille professore, è stato molto chiaro.
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