progettazioni 22 - la collina
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STU: Le scrivo per chiederle qualcosa sulla lezione che sto progettando. Si tratta di una lezione sulla collina, dopo aver concluso la montagna, in una classe seconda. Avrei pensato, dato che i bambini sono ancora piccoli, di approfondire due aspetti in particolare: la flora e la fauna.
La lezione inizia con un video che mostrerò ai bambini, poi ci sarà una discussione sul video, una piccola fase di lezione frontale, una breve attività su una scheda ed infine vorrei proporre un gioco di ruolo: "Guide ed Esploratori". I bambini verranno chiamati vicino la cattedra, di fronte al resto della classe, a gruppi di 4, 2 guide e 2 esploratori, io darò loro del materiale per farli entrare ancor di più nei panni di tali personaggi. Gli esploratori dovranno formulare delle domande alle guide, le quali dovranno rispondere, il tutto considerando sempre gli argomenti trattati nel corso della lezione. Posso predisporre quest'ultima attività, ossia il gioco di ruolo, nel debriefing? Io l'ho colta come un'occasione per fare il punto e recuperare un po' tutti i concetti trattati nel corso della lezione. Attraverso le domande e le risposte i concetti, a mio parere, vengono consolidati e sistematizzati. Lei cosa ne pensa? È possibile inserire nel debriefing un'attività del genere?PGR: faccio fatica a vedere la cosa, occorre sicuramente dopo la simulazione un momento di sintesi anche a partire dalla simulazione, come se ciascuna evidenziasse dei concetti che poi vengono raccolti.
STU: Quindi Lei mi consiglia di inserire il gioco di ruolo nel corpo della lezione?
Quindi Lei mi consiglia di inserire il gioco di ruolo nel corpo della lezione?
PGR: Per la simulazione può essere nel debriefing ma poi deve anche sintetizzare e formalizzate.
STU: La mia idea sulla lezione era di iniziare osservando un breve video in cui due protagonisti forniscono delle informazioni generali sulla collina. Successivamente attivare un confronto per ricostruire le informazioni del video.Poi una breve fase di lezione frontale in cui mi concentro prevalentemente sulla flora e sulla fauna, scrivendo anche delle informazioni a riguardo sul quaderno
Successivamente consegno agli alunni una scheda da me preparata in cui ci sono diverse specie di piante ed animali, ed i bambini devono colorare, ritagliare ed incollare solo quelli che hanno come habitat la collina su un disegno di una collina fatto sul quaderno.
Infine avrei pensato al gioco di ruolo, che potrei a questo punto inserire nel corpo e fare diversamente il debriefing.
PGR: A quale conflitto hai pensato?
STU: Si tratta di un conflitto di II livello: i bambini hanno una conoscenza parziale dell'argomento. I bambini credono che le montagne siano l'unica tipologia di rilievo, mentre il sapere sapiente ci dice che esiste un'altra tipologia di rilievo: la collina
Partirei dando delle informazioni fondamentali sulla collina, ma poi concentrerei la lezione sull'aspetto della flora e della fauna.
PGR: Non molto convincente. Non potrebbe essere la differenza della flora in base all'altezza mentre gli alunni pensano che sia simile?
STU: Lei fa riferimento alla montagna? Cioè i bambini credono che la flora e la fauna della montagna (che hanno già trattato) e della collina siano uguali?
PGR: O anche della pianura
STU: Però non hanno ancora trattato la pianura Professore...per questo mi trovo un po' in difficoltà
PGR: Ma loro vivono nel mondo e vedono. E comunque anche confronto con montagna va bene.
STU:...le faccio un'altra domanda...parlando con la docente accogliente, abbiamo stabilito che la mia lezione sarà proprio la lezione introduttiva sulla collina. Per questo, essendoci diversi aspetti da trattare ed essendo i bambini ancora piccoli (classe seconda) io ho pensato di focalizzarmi sulla flora e sulla fauna. Posso ugualmente utilizzare il conflitto "gli alunni credono che la flora e la fauna della montagna siano le stesse della collina, mentre il sapere sapiente ci dice che non sono le stesse perché varia l'altitudine"? Anche se si tratta della prima lezione e loro non hanno conoscenze sulla collina? Quindi Professore a suo parere il conflitto "i bambini credono che le uniche forme di rilievo siano le montagne, mentre il sapere sapiente ci dice che anche le colline costituiscono una forma di rilievo" non è molto adatto?
PGR: Quale credi sia il senso delle lezioni sulla collina? Perchè le fai? (rispondere a questa domanda ti permette di capire come svolgere la lezione e il conflitto ti aiuta a definire il taglio dadare). Il rischio è fare una lezione descrittiva e piena di definizioni senza senso, senza motivazione.
STU: Il senso della mia lezione è che i bambini acquisiscano la consapevolezza che dell'esistenza di diverse tipologie di paesaggio, ognuna con caratteristiche specifiche, e che è necessario avere cura di ognuna di esse nell'ottica della salvaguardia del nostro pianeta.
PGR: Perfetto. Quindi il senso è cogliere le differenza (simile a come avevo detto), essere sensibile alle diversità e comprendere che anche un piccolo cambiamento (altezza e orientamento) porta conseguenze su tutto il sistema (differenza flora e fauna). Inoltre che vi è un adattamento reciproco tra differente contesto e esseri che ci vivono. Pensa anche ache domande fare per far emergere la percezione/non percezione di sistema.
STU: Il senso della mia lezione è che i bambini acquisiscano la consapevolezza che dell'esistenza di diverse tipologie di paesaggio, ognuna con caratteristiche specifiche, e che è necessario avere cura di ognuna di esse nell'ottica della salvaguardia del nostro pianeta.
PGR: Perfetto. Quindi il senso è cogliere le differenza (simile a come avevo detto), essere sensibile alle diversità e comprendere che anche un piccolo cambiamento (altezza e orientamento) porta conseguenze su tutto il sistema (differenza flora e fauna). Inoltre che vi è un adattamento reciproco tra differente contesto e esseri che ci vivono. Pensa anche ache domande fare per far emergere la percezione/non percezione di sistema.
STU: Le informazioni che vorrei dare nella lezione riguardano soltanto l'altezza della collina, la sua forma (credo siano informazioni fondamentali essendo la lezione introduttiva) e la flora e la fauna, in quanto poi l'attività è incentrata su flora e fauna.
PGR: Non partire dalle informazioni: "Le colline sono zone elevate di altezza fino a 600m. ecc. ecc." Quello che potrebbe motivare un alunno di seconda è dare senso a quello che vive e vede. Parlare di collina a un abitante di Piediripa, o Macerata, o Corridonia (260m) è uguale a parlare di collina a un alunno che abita a Piacenza o altra città della pianura padana (Torino, 240), o a un cittadino che abita a Matelica (350m ma apparentemente in pianura) o Fabbriano (340m)? L'altezza da sola non basta. Capire la differenza tra il territorio marchigiano e altri possibili sarebbe importante. In altri termini parlare di collina nelle Marche deve avere un senso diverso da altrove. Quindi percepire la differenza tra il nostro ambiente e quello montano o della pianura e capire nel nostro ambiente tra essere a Piediripa o Tolentino e essere a Corridonia, Macerata o Pollenza. le differenze come clima, fauna e flora. (sulla fauna avrei dei problemi).
(il giorno dopo)
STU: Siccome proprio oggi i bambini hanno trattato la flora e la fauna della montagna e la docente ha sottolineato più volte che la flora e la fauna cambiano con l'altitudine (conflitto che avevo pensato di inserire nella mia lezione)...per la mia lezione sulla collina il conflitto potrebbe essere "i bambini pensano che la flora e la fauna della collina siano diverse da quelle della montagna in quanto la collina ha un'altitudine diversa rispetto alla montagna ...mentre il sapere sapiente ci dice che molte specie di piante ed animali della collina sono le stesse di quelle che vivono nella fascia più bassa della montagna (tra 600 e 1000m). Le scrivo ciò dopo essermi documentata su diverse fonti.
PGR: Vi prego di riflettere e chiedervi se i bambini sono veramente motivati e se il senso della lezione che motivi coi e gli studenti possa essere veramente quanto detto. Il discorso deve avere un respiro maggiore. Credo - come detto - che parlare di colline nelle Marche sia una questione identitaria. Inoltre dire quale flora e fauna vi è nel territorio collinare sia abbastanza complesso e produca dei bias. Che una collina (ovvero un territorio tra i 200m e i 600m [ma è sempre così?]) abbia le stesse caratteristiche in tutto il mondo (stessa flora e fauna) è difficile e inoltre quale flora e fauna? Quella originale o quella oggi esistente anche per interventi umani? Noi marchigiani coltiviamo grano, girasole, granturco sia in pianura, sia in collina. La scelta viene fatta in base a quale cultura è maggiormente finanziata. Spesso la scelta dipende anche da cosa richiede irrigazione e quindi dalla disponibilità di acqua (per cui in pianura attingendo ai fiumi ...). Fauna: fauna autocnona dipende dalla presenza di spazi incolti. Mucche e galline sono presenti sulle Alpi, in collina e in pianura. Di animali selvaggi noi abbiamo volpi, istrici (ne ho visti parecchi tra Macerata verso il Potenza), e tutti i piccoli roditori. Ma è quello che fa la differenza? In altre realtà (altri continenti) è la stessa cosa? Oppure vogliamo vedere quale sia l'intervento antropico in diverse regioni dell'Italia, delle altre realtà Europee e di altri continenti? le colline marchigiane equelle toscane sono simili? Riusciremmo a distinguere due foto? Partite anche da voi: cosa vi piacerebbe sapere. E quali competenze favorire? Una visione sistemica per cui comprendere come il territorio (montagna, collina e pianura) incide sul modo di essereAd esempio notare che nel periodo romano l'urbanizzazione era prevalentemente in pianura, nel Medioevo, fino al Novecento, in collina e oggi di nuovo si sta spostando in pianura.
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