Tipologie di mediatori

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Perchè distinguere i mediatori? Per comprendere quali processi cognitivi e senso-motori vengono attivati e, quindi, comprendere come sta procedendo l'apprendimento.

In questa sede non approfondisco la classificazione dei mediatori, ma analizzo alcuni casi particolari a partire dai dubbi espressi dalle/gli studentesse/i.

I mediatori attivi

Un errore frequente è considerare attivo un mediatore che richiede allo studente una qualche attività. In realtà tutti i mediatori richiedono un qualche impegno allo studente. Scrivere è un'attività, leggere è un'attività. Non per questo un libro in linea di massima può essere considerato mediatore attivo. Vi sono, però, dei casi che possono far sorgere dei dubbi e richiedono approfondimenti.
Inserisco il commento di una studentessa riferito alla seguente progettazione: link.

Il primo mediatore [Durante la discussione in classe appunterò alla lavagna le informazioni più significative, in modo da creare alla fine uno schema riassunti]  mi è stato considerato parzialmente corretto perché c'è scritto che era esatto solo "simbolico", mentre io avevo ipotizzato "iconico-simbolico" dato che l'insegnante durante la discussione (Mediatore simbolico) realizza uno schema riassuntivo con le informazioni più significative (a mio avviso Mediatore iconico). 

Ho valutato in parte corretto in quanto l'aspetto linguistico sembra prevalente.

Il secondo dubbio, quello che mi preme di più, è l'individuazione del secondo mediatore perché quello considerato esatto è "iconico" mentre io ho inserito "attivo".
Vorrei fare una riflessione su questo e sul perché credo che sia attivo.
Credo che questo secondo mediatore sia attivo perché l'insegnante chiama 5/6 alunni, i quali devono attivamente ricercare e indicare sulla cartina in quali regioni secondo loro fa più freddo. Se facciamo riferimento ai processi attivati, sicuramente direi che un'attività di questo genere pone gli studenti in una postura di ricerca attiva, perciò considerabile come mediatore attivo e non prettamente iconico. Per scrupolo, sono anche andata a ripescare i miei appunti sul laboratorio di didattica generale del semestre scorso, ho ritrovato una situazione simile nell'ultimo incontro di laboratorio (09-05-2022). Con le tutor avevamo individuato le interazioni e i mediatori su "Roma caput mundi" e anche li, nel minutaggio 3.29-3.54, l'insegnante chiedeva agli studenti di trovare nella cartina geografica la città di Roma. Con la tutor avevamo concordato che quello fosse un mediatore attivo, perciò ammetto di aver fatto riferimento a questa riflessione fatta nel precedente laboratorio, quando ho risposto a questa GAM.

Credo che la mediazione sia veicolata dalla cartina e che l'indicazione con il dito sia funzionale soprattutto a veicolare la risposta, ma non permetta la partecipazione del corpo all'elaborazione della risposta stessa. Per fare un esempio opposto, nel video sulla respirazione della scuola dell'infanzia percorrere con il dito il percorso dell'aria nel busto in plastica ha un ruolo differente e permette al corpo di partecipare al processo.

Nel caso in esame il coinvolgimento del corpo sembra secondario e l'indicazione potrebbe essere fornita in altro modo.

Il processo è mediato dalla cartina che permette di connettere caratteristiche fisiche dei luoghi e la loro posizione al clima di quella zona. Il processo cognitivo richiesto, pertanto, consiste nel mettere in relazione alcuni indicatori geografici con il clima e la cartine evidenzia tali indicatori e favorisce i processi cognitivi del mettere in relazione. 

Non mi convince neanche l'esempio fatto su Roma caput mundi. Il processo è mediato dalla cartina che permette di localizzare Roma. Il processo sottose è proprio "localizzare" una città in uno spazio grafico più ampio e attivare le inferenze necessarie (so che Roma è in Lazio, lungo il Tevere, nell'Italia centrale). La modalità con cui indico non incide sui processi di localizzazione. 

In linea di massima i mediatori attivi sono quelli che coinvolgono il corpo nel processo di conoscenza: una mela vista, toccata e mangiata; una passeggiata in un bosco; montare un oggetto; utilizzare la bussola per orientarsi.


Commenti

  1. Quindi professore se pensiamo ad una ricerca fatta dai bambini, nella quale devono produrre una mappa finale, formata da parole e immagini lo possiamo considerare iconico-simbolico, ma non attivo perche non c'è il coinvolgimento del corpo?

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    1. Esatto. Attivo significa che il mediatore richiede un coinvolgimento del corpo nel processo di apprendimento, ovvero il corpo agisce per risolvere il problema. Non è il linguaggio o la simulazione (anche essa che comunque coinvolge il corpo), nè la mediazione di un'immagine.

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  2. Mi scusi Professore, se la docente consegna ai bambini una scheda, sulla quale loro devono svolgere delle attività...la scheda è un mediatore? Se si, di quale mediatore si tratta?

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    1. Dipende dalla struttura della scheda e da cosa in essa avvia il processo di mediazione. Se la scheda è strutturata in domande testuali a cui debbono rispondere con testi è un simbolico. Se è un'immagine che debbono commentare un iconico.

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  3. Si tratta di una scheda con un brano, i bambini devono sottolineare le parole contenenti determinati suoni e riscriverle nella tabella accanto al brano. Dunque è simbolico?
    Grazie Professore

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