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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

ID: ASSURE

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 Modello ASSURE "ASSURE is an instructional design model that has the goal of producing more effective teaching and learning. “ASSURE” is an acronym that stands for the various steps in the model. The following is a breakdown of each step" Dal sito Educational Technology link . E' rappresentato sia come modello lineare, sia come modello curvilineo. Dal sito LINK Dal sito futuristic playground  link

ID: ADDIE

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  Si riportano varie versioni e descrizioni grafiche del modello ADDIE  da: Educational Technology

ID: modello di Gagnè

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ID: dick, Carey and Carey

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Il modello di ID di Dick, Carey and Carey, formulato la prima volta nel 1978 e poi messo a punto e uitlizzato nella formazione fino ai nostri giorni.  dal sito Educational Technology  

Creating a Collective Third Space

Ritorna alla pagina di:  Progettazione come azione da  Developing a Sociocritical Literacy in the Third Space  di  Kris D. Gutiérrez  (University of California, Los Angeles, USA) in  Reading Research Quarterly  • 43(2) • pp. 148–164 • dx.doi.org/10.1598/RRQ.43.2.3 • © 2008 International Reading Association [ precedente ] Nel contesto specifico dell'MSLI, l'apprendimento è supportato ed espanso nella lingua e nelle pratiche incorporate del curriculum vissuto dell'istituto, un curriculum che fonde la teoria sociale, critica e socioculturale con il locale, lo storico, il presente e il futuro comunità di migranti.  In questa ricca ecologia, l'apprendimento di nuovi concetti e abilità, così come lo sviluppo di un'identità collettiva, è facilitato attraverso una gamma di pratiche linguistiche, di lettura, scrittura e performative che incarnano o mettono in atto concetti chiave, emozioni e teorie - il filo della metafora concettuale, ciò che Lakoff e Johnson (1980) chiaman

Third Spaces as Zones of Proximal Development

Ritorna alla pagina di:  Progettazione come azione da  Developing a Sociocritical Literacy in the Third Space  di  Kris D. Gutiérrez  (University of California, Los Angeles, USAGutierrez) in  Reading Research Quarterly  • 43(2) • pp. 148–164 • dx.doi.org/10.1598/RRQ.43.2.3 • © 2008 International Reading Association [ precedente ] La nozione di zona di sviluppo prossimale (Vygotsky, 1978) è utile per capire come sono arrivata a concettualizzare il Terzo Spazio nel tempo. Consapevole della discussione molto istruttiva di Chaiklin (2003) sui malintesi della ZPD e dell'osservazione di Griffin e Cole (1984) sui limiti di una visione ristretta della ZPD come spazio di impalcature produttive centrate sugli adulti - una visione avanzata principalmente dagli studiosi statunitensi - credo che il Terzo Spazio soddisfi diversi criteri di base di "zo-ped". (Uso il termine [comunicazione personale, 2005] di Cole di zo-ped, dove zo è una parola africana per "sciamano" o "

Revisiting the Third Space

Ritorna alla pagina di:  Progettazione come azione Riportiamo ora un ampio stralcio da Developing a Sociocritical Literacy in the Third Space di Kris D. Gutiérrez (University of California, Los Angeles, USAGutierrez) in  Reading Research Quarterly • 43(2) • pp. 148–164 • dx.doi.org/10.1598/RRQ.43.2.3 • © 2008 International Reading Association "Il mio pensare al Terzo Spazio ha avuto la sua genesi nell'osservare da vicino le differenze di coinvolgimento, partecipazione e apprendimento degli studenti nell'attività didattica in classe e nel notare molteplici spazi sociali con strutture di partecipazione diverse e caratterizzanti, e relazioni di potere (Gutiérrez, 1993, 1994, 1995). Sono state queste analisi che mi hanno anche spinto a prestare attenzione alle contraddizioni e a ripensare una rigorosa analisi temporale delle aule - cioè una visione diacronica del discorso e dell'interazione nell'attività di classe - per una visione delle aule come sistemi di attivit