Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Progettazione: il codice di Hammurabi

[ Progettazione come azione simulata ] [ Progettazioni ] Buongiorno Professore, venerdì farò la mia lezione in una classe quarta, la lezione sarà sul codice di Ammurabi e la misconcezione: Lo studente pensa che le leggi garantiste di oggi lo fossero anche nel passato, invece il sapere sapiente dice che nel passato le pene erano diverse in base alla classe sociale di chi subiva il reato. Ho già fatto alcune domande la scorsa lezione e ho verificato che i bambini pensano che nel passato le leggi fossero più crudeli, ma non immaginano questo tipo di differenza. Per prima cosa ho immaginato di fare un brainstorming su quello che loro sanno e scriverlo alla lavagna (dividendo la lavagna in due parti passato vs presente); successivamente dividerei i bambini in gruppo consegnando loro delle fotocopie e mostrando loro dei video sui due argomenti a confronto, codice di Hammurabi e costituzione italiana. Loro dovranno produrre un elaborato con le caratteristiche principali delle leggi nei due pe

Progettazione: il gusto

[ Progettazione come azione simulata ] [ Progettazioni ] Buonasera Professore, io dovrei svolgere una lezione sul senso del gusto in una classe quinta. Inizierei chiedendo ai bambini quale sia secondo loro l’organo del gusto e che funzione possa avere, perché secondo loro è importante ecc…poi farei leggere ed osservare dal libro di scienze l’immagine tipica che è presente in tutti i libri scolastici, in cui la lingua è divisa in diverse aree e ogni area percepisce un gusto specifico. Farei successivamente un esperimento per “distruggere” questa falsa credenza. È possibile questo conflitto: i bambini pensano che la lingua sia mappata in diverse zone del gusto mentre il sapere sapiente dice che…Quello che mi chiedo: è meglio specificare che giungono a questo conflitto dopo la lettura dell’argomento, nel libro di scienze? [commento] Che la lingua sia mappata è raramente un conflitto degli alunni, anche perchè spesso esiste  a monte  un conflitto: distinguere i diversi sapori. Le difficolt

La classe.

Branch e Dunay, Survey of Instructional Design Models, 2015 (pag. 29) La complessità è un fenomeno comune esistente negli organismi biologici, nelle formazioni geologiche e nelle strutture sociali, come l'istruzione. Ricercatori e professionisti dell'educazione incontrano abitualmente situazioni complesse in funzione dello studio e della pratica. La gestione di situazioni complesse è diventata una necessità comune per i progettisti didattici e gli sviluppatori al fine di dare un senso a situazioni complicate, come quelle che si verificano in classe. In effetti, le filosofie emergenti sull'istruzione e le teorie dell'apprendimento hanno riorientato il concetto di "classe" per includere una più ampia gamma di contesti. Mentre un'aula è definita come "un luogo in cui le classi si incontrano", le aule sono tipicamente modellate dal paradigma sociale prevalente e fino a tempi recenti le aule hanno replicato il nostro desiderio di compartimentalizzare,

Progettazione: il lessico inglese

Immagine
[ Progettazione come azione simulata ] [ Progettazioni ] Raccolgo qui tre interventi simili per non ripetere gli stessi discorsi 1. Professore buongiorno, riguardo alla domanda "c'è sempre un conflitto?" mi stavo chiedendo quale potrebbe essere un conflitto riguardo una seconda lingua come l'inglese. Avevo pensato di progettare una lezione di inglese in una classe II , tuttavia faccio difficoltà a pensare ad un conflitto. Ad esempio potrebbe essere un conflitto il seguente ? —> il bambino pensa che i suoni onomatopeici degli animali siano gli stessi in tutte le lingue , mentre il sapere sapiente ci dice che ogni sistema linguistico attribuisce un significante diverso ad un significato (concetto)? Oppure è qualcosa di troppo distante dal mondo del bambino? [risposta] Per la lingua i conflitti sono spesso riconducibili alla visione per cui si pensa che le strutture  siano simili  e a ogni parola italiana corrisponda una e una sola parola inglese con lo stesso signfic

Progettazione 6: la decina

[ Progettazione come azione simulata ] [ Progettazioni ] Prof scusi ho un dubbio anche io e vorrei un suo parere. La mia progettazione è per una classe prima, disciplina di matematica e riguarderà l’approfondimento e il continuo dello studio della decina. I bambini hanno solo studiato il numero 10 e l’hanno rappresentato sull’abaco con l’aiuto della storia sulla decina (storia del condominio, dove ci sono 9 inquilini, arriva un decimo, quindi nell’abaco delle unità non entrano, cascano e formano la decina, quindi la pallina rossa). Sono arrivati fino qui. Ho individuato 2 conflitti: -uno che è emerso durante lo studio di tutti i numeri precedenti (0...9), dove i bambini non hanno fatto altro che dire “io so contare fino a 100..io fino a 20..io fino a 300...”. Quindi i bambini pensano di saper contare fino a un numero X, (dicendo un numero a caso) come se fosse una filastrocca. [ commento ] S anno contare anche fino a 100, ma questo non significa aver compreso il valore posizionale dell

Progettazione 5: le Olimpiadi

[ Progettazione come azione simulata ] [ Progettazioni ] Salve professore, devo progettare la lezione sulle Olimpiadi e paralimpiadi in una quinta. La classe è composta da 14 alunni di cui 10 stranieri, 9 con certificazioni (bes o dsa) e una bambina cinese che non ha nessuna certificazione ma proviene da un anno di homeschooling e ha delle evidenti difficoltà. Avendo un contesto classe estremamente complesso devo progettare seguendo il pattern B e ho ritrovato tra gli studenti due conflitti:  1. I bambini pensano che coloro che non hanno braccia/gambe non possono praticare determinati sport che richiedono l’utilizzo di questi arti.  2. I bambini pensano che le Olimpiadi rappresentano soltanto una realtà moderna e attuale. [commento] Mi sembrano appropriati. Il secondo potrebbe avere una versione opposta "Gli studenti pensano che le Olimpiadi sono sempre avvenute nello stesso modo e abbiano avuto sempre lo stesso significato". Progetterò la lezione il 3 dicembre, nel giorno in

Progettazione 4: emozioni

[ Progettazione come azione simulata ] [ Progettazioni ] Buonasera professore, con la mia tutor abbiamo deciso di affrontare il tema delle emozioni in una classe III. In realtà questo tema è stato già affrontato negli anni precedenti, ma la tutor mi ha detto che ogni anno cercano di riproporlo in quanto è un tema molto vasto e che va sempre apporfondito. Un conflitto potrebbe essere: gli alunni pensano che esistano delle emozioni belle e delle emozioni brutte (e quindi potrebbero reprimere quelle che considerano brutte) Non so se può essere un conflitto giusto, questo è quello che i è venuto in mente sulla base del confronto che avevo avuto con la mia tutor. [risposta] Le emozioni sono un tema molto presente nella scuola. In certi casi opportunamente, in altri in modo meno appropriato. Occorre tener conto anche che le emozioni sono trattate anche all'interno delle discipline: parlare di ambiente riguarda le nostre preoccupazioni per il futuro, parlare di diario significa comprender

Progettazione: gli oggetti di Natale

[ Progettazione come azione simulata ] [ Progettazioni ] Buongiorno professore, farò una progettazione alla scuola dell'infanzia. La mia tutor mi ha proposto di progettare un modulo su un percorso propedeutico alla realizzazione del lavoretto di Natale in cui i bambini dovranno preparare, predisporre e osservare i materiali che verranno utilizzati. Nella lezione che pensavo di mettere in pratica, i bambini dovranno contare il numero di oggetti di cui avranno bisogno e successivamente costruire un istogramma per confrontare le quantità. il conflitto potrebbe essere che i bambini sanno contare e conoscono i numeri ma non li utilizzano per definire una certa quantità? [risposta] Il lavoro propedeutico può essere su due questioni: 1. progettare il lavoro 2. perchè fare un oggetto per Natale Nel primo caso i conflitti potrebebro nascere dalla non esplicitazione del progetto [costruirsi il percorso mentasle delle cose da fare], dalla necessità di costruire una successione di attività [co

Progettazione: descrivere ....

[ Progettazione come azione simulata ] [ Progettazioni ] 1. Buongiorno professore, io per la progettazione farò una lezione sulla descrizione della persona. I bambini hanno già affrontato dei lavori simili e l'insegnante li ha fatti lavorare anche sul cambio di percezione e mi ha detto che per loro non é così facile, cioè fare una descrizione ad esempio di un animale e poi immedesimarsi nell'animale e descrivere ciò che vede e fa. Quindi la mia lezione continuerà su questo filo. Avranno un testo in cui una maestra é descritta come brutta e severa e i bambini dovranno rifare la descrizione però rendendola una maestra allegra e gentile. Il conflitto che pensavo é appunto sul cambio di percezione ad esempio "i bambini credono che una descrizione può essere fatta solo dal proprio punto di vista". Pensa che può andare bene? [risposta] Il conflitto nasce dal fatto che gli studenti pensano che ogni testo sia simile e che per descrivere una persona non ci siano delle domande

Progettazioni

[ Progettazione come azione simulata ] I link rimandano a progettazioni di studenti con commenti del docente 1. Progettazione: mettere in fila una storia LINK 2. Progettazione: descrivere ...  LINK 3. Progettazione: oggetti di Natale LINK 4. Progettazioni: emozioni LINK 5. Progettazione: le Olimpiadi LINK 6. Progettazioni: i numeri LINK 6BIS Progettazione: matematica LINK 7. Progettazione: le parole in inglse LINK 8. Progettazione: la collina (C'è sempre un conflitto?) LINK 9. Progettazione: il gusto LINK 10. Progettazione: il codice di Hammurabi LINK 11. Progettazione: m e n LINK 12: Progettazione: buono o cattivo? LINK 13. Progettazione: il lombrico LINK 14: Progettzione: la respirazione LINK 15: Progettazione: il testo fantastico LINK 16: Progettazione: descrizione e soggettività LINK 17: Progettazione: il tempo LINK

Progettazioni: mettere in ordine degli eventi

[ Progettazione come azione simulata ] [ Progettazioni ] "Salve professore sono Margherita Mantini e devo progettare una lezione in una classe prima. La mia tutor mi ha detto che nel giorno in cui volevo fare lezione io pensava di presentare ai bambini un testo molto breve attraverso delle immagini, messe in disordine. Il compito dei bambini sarà quello di ricostruire correttamente l'ordine delle sequenze per dare un "senso" alla storia. I bambini solitamente non sono abituati a fare una discussione iniziale in cui emergono i loro dubbi ma la tutor ha detto che se voglio provarci posso farlo. Quindi pensavo di iniziare la lezione con una piccola discussione per cercare di far emergere il conflitto: ho pensato possa essere, anche da come ha detto la mia tutor, che i bambini pensano che nel raccontare una storia o un avvenimento non bisogna seguire un ordine ben preciso. Successivamente spiegherei loro in modo molto semplice e breve quanto sia importante invece questo

C'è sempre un conflitto?

[ Progettazione come azione simulata ] [ Progettazioni ] L'approccio teorico con cui abbiamo parlato di progettazione assegna al conflitto un ruolo centrale. Si veda il capitolo terzo su apprendimento e insegnamento. Il percorso logico è il seguente: apprendere equivale a rompere un equilibrio e costruirne un altro. In due casi non si rompe un equilibrio: - quando si propone qualcosa che già l'alunno sa nello stesso modo in cui egli lo sa. - quando si propone qualcosa tanto lontano dal mondo di chi ascolta per cui l'input non provoca nulla ma resta estraneo, scorre sull'altro come acqua senza lasciare traccia. Se parlo in cinese a un soggetto che non sa il cinese sono fuori dal suo spazio di sviluppo prossimale. La stessa cosa avviene quando si apprende a memoria una legge fisica o di altra disciplina: viene ripetuta alla perfezione, può permettere di avere una posizione positiva, ma poi non lascia traccia e dopo un mese è dimenticata. Non vi è apprendimento. Insegnare

Competenze europee

[ indice ] Competenze europee Raccomandazione del 18 dicembre 2006 Raccomandazione del 22 maggio 2018 Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave: 1.       comunicazione nella madrelingua; 2.       comunicazione nelle lingue straniere; 3.       competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4.       competenza digitale; 5.       imparare a imparare; 6.       competenze sociali e civiche; 7.       spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8.       consapevolezza ed espressione culturale. Il quadro di riferimento delinea otto tipi di competenze chiave: -                competenza alfabetica funzionale; -                competenza multilinguistica; -                competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria; -                competenza digitale; -                competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare; -                competenza in materia di cittadinanza; -                competenza imprenditoriale ; -

I problemi del valutare

[ indice ] La consegna è: - Dato il compito relativo alla consegna su pattern A e B ( LINK ) e data una rubrica di valutazione, valutare i compiti: il proprio e quello di due colleghi. Riporto alcuni problemi emersi. Caso 1 Dice Anna:  "Prof mi scusi, come devo valutare il lavoro sui pattern. Se alcune questioni sono esplicitate nella fase dopo? Faccio un esempio concreto: nella premessa l'insegnante non "Introduce, orienta, connette con altre lezioni", ma lo fa nella fase della problematizzazione. È un problema? Inseriamo nella premessa un NO, oppure SI?" Ho anche io incontrato spesso il problema posto, ovvero ho trovato che un contenuto che risponderebbe a una certa voce sia collocato altrove. Il contenuto è corretto (e questo meriterebbe una valutazione positiva), ma non è collocato al posto giusto. Che fare? Capite bene che non si può essere chirurgici e non è possibile utilizzare un criterio assoluto. Occorre anche tener conto dell'intenzione e valorizz

Apprendere per acquisizione

[ apprendere per ] Laurillard. Insegnamento come scienza della progettazione. 143-163 [alcuni stralci] Apprendere per acqusizione si attua quando il docente interviene o i media vengono usati per fornire una spiegazione espositiva delle materie di studio. La forma espositiva è senza dubbio marcatamente robusta, in quanto è molto efficiente in termini di dispendio di tempo da parte dall’insegnante e rimane una forma dominante di insegnamento, anche se tipicamente gli studenti non raggiungono tutti i risultati attesi. Dato che l’apprendimento attraverso l’appropriazione gioca un ruolo così fondamentale nell’educazione formale, la domanda è: “come possiamo essere sicuri di utilizzare efficacemente metodi di insegnamento basati sulle presentazioni?” Sarebbe una strategia ben povera evidenziare esclusivamente un solo aspetto – “l’insegnante spiega un concetto”, che indica il ruolo dell’insegnante nell’apprendimento per appropriazione – perché tale descrizione non illustra cosa gli studenti

Apprendere per indagine

[ apprendere per ] Laurillard. Insegnamento come scienza della progettazione. 164-189 [alcuni stralci] Questo capitolo analizza gli studi sull’apprendimento attraverso l’indagine. L’apprendimento attraverso l’indagine fa uso di risorse che forniscono accesso a informazioni, dati, conoscenze e idee, sia di tipo convenzionale che digitale. Le risorse includono libri, immagini, testi parlati, diagrammi, animazioni, banche dati, biblioteche e depositi, sia in forma convenzionale che digitale. Le risorse potrebbero essere anche luoghi, come musei, gallerie d’arte ed esposizioni, oppure siti di interesse educativo, come edifici storici,  siti archeologici, fabbriche, laboratori, comunità e altre ambientazioni, in base alla disciplina. L’apprendimento attraverso l’indagine dovrebbe essere valutabile dagli studenti perché, piuttosto che dover seguire la trama dell’esposizione, come nell’apprendimento attraverso l’appropriazione, essi controllano la sequenza di informazioni e possono seguire la

Apprendere per discussione

[ apprendere per ] Laurillard. Insegnamento come scienza della progettazione. 188-214 [alcuni stralci] Sappiamo che la discussione tra pari, anche grazie al costruttivismo sociale, che l’ha enfatizzata come una caratteristica fondamentale di una didattica efficace, è un processo importante per l’apprendimento. L’apprendimento attraverso la discussione avviene in molte forme: con o senza la presenza del docente, condotto dal docente o dallo studente, in piccoli o grandi gruppi, strutturato o non strutturato, incluso in altri metodi o usato singolarmente. Ora c’è anche la possibilità di scegliere tra face to face o online, e tra comunicazioni sincrone o asincrone. La forma classica è mil debate: gli studenti a turno fanno la loro presentazione e commentano il lavoro degli altri. La discussione tra studenti è un ottimo metodo parziale di apprendimento che spesso ha bisogno di essere integrato da ulteriori spiegazioni o disambi guazioni dal docente, per evitare che gli studenti si smarrisc

Apprendere per pratica

[ apprendere per ] Laurillard. Insegnamento come scienza della progettazione. 211-189 [alcuni stralci] Gli apprendimenti per appropriazione, per discussione e per indagine aprono agli studenti le porte della disciplina, le sue teorie, i suoi principi, i suoi quadri concettuali e le modalità di approccio a tali teorie. La comprensione, innanzitutto, avviene attraverso la condivisione di un linguaggio e di forme di rappresentazioni comuni. Lo studente viene guidato attraverso la descrizione formale di un mondo (storico, scientifico, economico, letterario ecc.) e le differenti modalità secondo cui esso viene rappresentato nello specifico ambito disciplinare. In questi casi, il ruolo del docente è quello di presentare, informare, spiegare, guidare e consigliare, così come si progetta un curricolo e le modalità di accedere a esso attraverso documenti ed altre risorse. Una diversa modalità di apprendimento è quella attraverso la pratica. Si realizza quando il docente mette a punto un’attivit

Apprendere per collaborazione

[ apprendere per ] Laurillard. Insegnamento come scienza della progettazione. 164-189 [alcuni stralci] L’apprendimento collaborativo è una situazione nella quale due o più persone imparano o tentano di imparare qualcosa insieme (Dillenburg 1999) oppure imparano in un setting collaborativo (Jones e Issroff 2005). La letteratura recente è esplicita circa la distinzione tra apprendimento “collaborativo” e “cooperativo”, distinzione al centro dell’attenzione a partire dagli anni ’90 (Slavin, 1991). La cooperazione è vista come un lavoro di squadra in cui ogni soggetto contribuisce con una specifica attività e in cui ciascuno ha la responsabilità della parte che gli compete. Al contrario, la collaborazione favorisce la costruzione di una conoscenza comune condivisa: A partire dagli anni ’90 l’idea di costruzione della conoscenza come creazione collaborativa di un sapere comune si è diffusa relegando l’apprendimento individuale a prodotto intermedio importante e visibile (Scardamalia e Berei